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Elezioni europee, un sondaggio rivela che gli europei sono più preoccupati dall’emigrazione che dall’immigrazione

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I cittadini europei sono più preoccupati dall’emigrazione che dall’immigrazione. A rivelarlo è un sondaggio condotto da YouGov per l’European Council on Foreign Relations su 14 paesi europei. Il sondaggio è stato pubblicato su 5 quotidiani europei: The Guardian, Le Monde, Süddeutsche Zeitung, La Stampa, La Vanguardia and Gazeta Wyborcza.

In Spagna, Italia, Grecia, Polonia, Ungheria e Romania, sei paesi in cui la crescita demografica è in forte calo, la maggioranza degli intervistati hanno affermato di essere preoccupati della fuga all’estero per motivi lavorativi, in particolare da parte dei giovani.

A questo link i grafici pubblicati dal Guardian. 

Al contrario, in alcune nazioni del nord e dell’ovest Europa, sono maggiori le preoccupazioni sull’immigrazione. Ma in generale, il sondaggio rivela che i problemi politici del 2019 sono completamente diversi da quelli del 2015.

Il sondaggio ha l’obiettivo di stabilire quali sono le questioni che maggiormente preoccupano la popolazione europea in vista delle elezioni parlamentari europee di maggio 2019.

Le 14 nazioni intervistate occuperanno l’80 per cento dei seggi nel nuovo parlamento.

Oltre emigrazione e immigrazione, tra i temi più allarmanti ci sono corruzione, nazionalismo, terrorismo e cambiamenti climatici.

In alcuni paesi, il timore dell’emigrazione era così grande che un gran numero di persone credeva che i connazionali non dovessero essere autorizzati a lasciare il proprio paese per lunghi periodi di tempo.

“Le elezioni europee sono state presentate come un campo di battaglia nel cuore dell’Europa”, ha detto Mark Leonard, direttore dell’ECFR, aggiungendo che i nazionalisti stanno cercando di trasformare il voto in un referendum sulla migrazione.

“I risultati di questo sondaggio dovrebbero dare cuore agli europeisti e mostrare che ci sono ancora voti da vincere su questioni importanti come il cambiamento climatico, l’assistenza sanitaria, l’alloggio e gli standard di vita”, ha detto Leonard.

Nel report si citano i leader populisti come l’ungherese Viktor Orbán e l’italiano Matteo Salvini che hanno messo il tema dell’immigrazione al centro del dibattito delle europee.

Ma il numero di immigrati è diminuito drasticamente negli ultimi due anni: nel 2018, le persone che hanno attraversato il Mediterraneo sono state 116.000, secondo i dati dell’UNHCR, quasi il 90 per cento in meno di quelli che sono immigrati in Europa nel 2015.

In paesi come Belgio, Francia e Paesi Bassi, il radicalismo islamico preoccupa una persona su 5.

In quasi tutti i paesi, la maggioranza delle persone ha concordato sul fatto che l’ambiente dovrebbe essere considerato una priorità anche se danneggia la crescita economica.

Tante le differenze tra i paesi.

La crescita economica è un tema che desta preoccupazione in Italia, Romania e Grecia. Mentre in 7 paesi, Ungheria, Italia, Polonia, Romania, Spagna, Grecia e Slovacchia, oltre il 50 per cento delle persone intervistate ha dichiarato che la corruzione è un problema grave.

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