Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » News

“Chi se ne frega se l’Italia è il paese con meno laureati in Europa”, le parole del sottosegretario ai Trasporti Siri

Immagine di copertina

Il leghista è sbottato durante la trasmissione tv In Onda, su La7

Il sottosegretario ai Trasporti ed esponente leghista, Armando Siri, si è reso protagonista di uno scontro in studio, durante la trasmissione televisiva In Onda, su La7. Al centro del dibattito i dati che dicono che l’Italia è uno dei paesi europei con il più basso numero di laureati.

“Ma chi se ne frega, chi ne se frega, chi se ne frega, chi se ne frega”, ha ripetuto più volte il sottosegretario quando il conduttore in studio gli ha fatto notare, appunto, che l’Italia è – tra i paesi “dell’Europa civile” – quello con il “più basso numero di laureati”.

Il punto, secondo Siri, è che non tutte le categorie di lavoratori hanno bisogno di studiare e prendere una laurea. O almeno questo sembra essere il concetto espresso durante l’acceso dibattito in studio.

Per il sottosegretario, in sostanza, “i laureati devono essere gli ingegneri, devono essere i medici, devono essere gli avvocati”.

Quando il conduttore gli ha fatto notare come ci siano persone laureate in lettere classiche che lavorano grazie al loro titolo universitario, Siri ha precisato: “Ma va benissimo, io amo le lettere antiche”. Però, secondo il sottosegretario ai Trasporti, “non possiamo fondare il Paese sulle lettere antiche”.

Secondo Siri, il punto è che ci sono persone che hanno altro tipo di competenze e che potrebbero entrare nel mondo del lavoro prima della laurea, magari già a 19 anni. “Chi oggi fa il ragioniere, il perito, il geometra, ha diritto ad andare a lavorare a 19 anni”; le sue parole.

Ti potrebbe interessare
News / Un servizio per chi è solo a Natale: dal 24 al 26 dicembre chiama Telefono Amico
Esteri / Bernie Madoff e lo schema Ponzi: muore a 82 anni il più grande truffatore della storia americana
News / L’italiana Alessandra Galloni sarà la prima donna a dirigere l’agenzia Reuters in 170 anni di storia
Ti potrebbe interessare
News / Un servizio per chi è solo a Natale: dal 24 al 26 dicembre chiama Telefono Amico
Esteri / Bernie Madoff e lo schema Ponzi: muore a 82 anni il più grande truffatore della storia americana
News / L’italiana Alessandra Galloni sarà la prima donna a dirigere l’agenzia Reuters in 170 anni di storia
Economia / I giovani lanciano gli Stati Generazionali: “Diamo voce a chi voce non ha”
News / In difesa dello “stupratore razzista Montanelli” (di Luca Telese)
News / Dillo con una poesia: oggi è la Giornata Mondiale della Poesia e questi versi vi faranno bene all’anima
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI