“L’arresto di Mimmo Lucano è stato un fulmine a ciel sereno, ho sentito gente piangere. Riace è sotto assedio dei militari da mesi”
Giovanni Maiolo, Maria Ripamenti e Giovanna del Sarto sono alcune delle persone che conoscono Domenico Lucano, sindaco di Riace, da molto tempo. Ecco le loro reazioni alla notizia dell'arresto
“È stato un fulmine a ciel sereno perché eravamo certi che le accuse che gli erano state mosse sarebbero state archiviate e invece hanno rilanciato con altre e nuove accuse”.
“È un po’ di tempo che la comunità di Riace si sente accerchiata, parliamo di un piccolo paese che negli ultimi tempi ha visto tantissimi militari della finanza e forze dell’ordine a scartabellare in Comune, o nelle sedi delle associazioni. I cittadini hanno sentito un certo stato di assedio”.
“Stamattina c’era una certa disperazione, abbiamo sentito solo gente che piangeva”.
Giovanni Maiolo, presidente nazionale della rete comuni solidali, è un collaboratore di Domenico Lucano, uno che il sindaco di Riace lo conosce bene e da tempo. A TPI ha raccontato quali sono state le reazioni della comunità di fronte alla notizia dell’arresto del primo cittadino (chi è Domenico Lucano).
Lucano è accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
L’indagine, coordinata dalla Procura di Locri, verte sulla gestione dei finanziamenti erogati dal ministero dell’Interno e dalla Prefettura di Reggio Calabria al Comune di Riace, per l’accoglienza dei rifugiati e dei richiedenti asilo politico.
“Il comunicato della Procura spiega chiaramente che tutte le ragioni per cui Domenico Lucano era stato indagato erano infondate. Però nel corso delle indagini sono uscite altre cose”.
Ma Giovanni è scettico su queste nuove accuse: “Certo che se qui dove spadroneggia la Ndrangheta il problema è Mimmo Lucano, è abbastanza sorprendente. Le accuse che gli vengono mosse sono da un lato relative alla raccolta dei rifiuti, e sulle quali non mi esprimo, dall’altro relative al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina che si sarebbe tradotta nel fare delle carte di identità per permettere alle persone di restare sul territorio italiano”.
La comunità di Riace resta vicina al sindaco e sta già organizzando una risposta con una manifestazione a Riace sabato 6 ottobre.
“Dalla cencellazione della serie tv di Beppe Fiorello, alle accuse di Salvini, c’erano già stato dei segnali che non erano favorevoli al modello Riace“, afferma Giovanni che commenta anche il contenuto delle intercettazioni: “Dalle intercettazioni si legge una persona che cerca di non far finire altri esseri umani in clandestinità. Sono convinto che nessuno è clandestino e quella legge rimane ingiusta. È chairo che per la legge Lucano commette un reato, ma se c’è una legge morale dentro di noi, Lucano non stava commettendo nessun reato ma stava solo facendo quello che riteneva giusto”.
Dopo l’arresto del sindaco, Salvini ha commentato su Twitter: “Accidenti, chissà cosa diranno adesso Saviano e tutti i buonisti che vorrebbero riempire l’Italia di immigrati! Io vado avanti. #portichiusi #cuoriaperti”.
“Salvini sta gongolando, fin da subito ha dichiarato guerra a Riace. Io temo che nel nostro paese si stiano restringendo gli spazi di libertà, lo abbiamo visto prima con le ong, e ora con questo ennesimo segnale”, ha commentato Giovanni.
Ma sono tante le persone che hanno voluto dire la loro su questo arresto. Un’altra è Giovanna Del Sarto, fotografa e documentarista, che ha conosciuto il sindaco molti anni fa:
“Io e Domenico ci siamo conosciuti nel 2008 quando mi sono recata a Riace per un master di fotogiornalismo. Dal 2008 a oggi, ho seguito il progetto sull’integrazione. Posso dire che Domenico ha avuto un grande obiettivo che finché è rimasto confinato nella Calabria e nel proprio paese poteva andar bene, ma quando è stato conosciuto il suo operato è diventato scomodo. Si sono accaniti contro di lui. È una persona che ha passione”.
Giovanna ha seguito da vicino, anno dopo anno, l’evolversi del modello Riace:
“In questi anni ho visto un paesino in cui non è facile fare integrazione, mentre quel modello diventava famoso in tutta Europa. L’integrazione avviene piano piano. Domenico ce la sta mettendo tutta. Mimmmo ha aperto le case, ha cercato di ripopolare il paese. Trovo assurdo tutto questo”.
Maria Ripamenti conosce Domenico Lucano da una vita, dal lontano 1998 quando insieme studiavano i modelli di accoglienza. Maria si occupa dell'”Associazione per la Pace” a Milano.
“Ho appreso la notizia con le gambe che tramavano. Aspettiamo da mesi i risultati di queste indagini. Secondo me c’è una grande montatura intorno a questa vicenda. Chi conosce Riace da tanto tempo lo trova inverosimile. Ma il fatto di rimettere un arresto ai domiciliari per il favoreggiamento dell’immigrazione clandestià è un po’ come parlare di reato di solidarietà.
Nel 2003 è l’aassociazione “Società Futura”, un progetto partito da pochissime persone tra cuiMimmo, con l’idea di un’accoglienza per far rinascere il paese. Mimmo è una persona estremamente umana. Per tre mandati da sindaco ha combattuto la criminalità, risulta inquietante questa condanna. Poi le indagini approfondiranno”.