Berlusconi annuncia il ritorno in campo: “25 anni dopo Forza Italia salverà di nuovo il Paese”
“Come nel 1994, dobbiamo stare in campo tutti insieme, per vincere ancora una volta per noi, per i nostri figli, per i nostri nipoti, per la nostra Italia”. Così Silvio Berlusconi annuncia il ritorno in campo. Stavolta da (quasi certo) candidato alle elezioni Europee.
Da qui l’invito al popolo ‘azzurro’ in una lettera che accompagna la convocazione di una “grande assemblea degli eletti” al palazzo dei congressi di Roma il 30 marzo prossimo in occasione del venticinquesimo anniversario della nascita del partito: “Vi aspetto tutti per continuare la nostra battaglia di guerrieri e di missionari della libertà”.
Un “nuovo impegno”, spiega Berlusconi, “che mi viene chiesto da tutti i nostri elettori”.
Alla kermesse saranno presenti il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, e “tutti i nostri parlamentari, di tutti i nostri eletti e dei nostri amministratori locali”. Con loro “chiameremo a raccolta tutti gli azzurri e ci rivolgeremo a tutti coloro che come noi, sentono in pericolo il nostro futuro, il nostro benessere, la nostra democrazia, la nostra libertà”.
Per Berlusconi le prossime elezioni europee dovranno essere “l’inizio di un cambiamento profondo”, l’occasione “per far tornare l’Europa al progetto dei padri fondatori che la volevano unita”, con una politica economica, fiscale, estera e militare “comune a tutti gli Stati, in grado quindi di affrontare le sfide globali che si propongono e si proporranno nel mondo”.
Ma, nelle stesse elezioni, “ogni voto dato a Forza Italia sarà anche a un voto per l’Italia che avvicinerà la fine della sciagurata stagione di questo governo e il ritorno ad una stagione di buon governo per tutti gli italiani”.
Nel mirino soprattutto l’attuale governo: “La situazione attuale è preoccupante e confusa”, quello che chiama “l’avvenire del nostro Paese” messo “in pericolo dagli errori e dalle contraddizioni” di Lega e Movimento 5 stelle.
Per questo, per Berlusconi, è necessario “un nuovo inizio che risponda anche alla crisi del progetto Europeo” dovuta a “come l’Europa è stata gestita in questi ultimi anni”.