Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 16:01
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » News

Chi è Silvia Costanza Romano, la volontaria rapita in Kenya

Immagine di copertina
Silvia Costanza Romano

Si chiama Silvia Costanza Romano la ragazza di 23 anni rapita il 21 novembre 2018 nel sud est del Kenya, a Chakama. Oggi 9 maggio 2020, il premier Conte a sorpresa ha dato l’annuncio: “Silvia Romano è stata liberata”.

La ragazza è originaria di Milano e lavora come volontaria per Africa Milele Onlus, con sede a Fano, nelle Marche: l’associazione si occupa di progetti di sostegno all’infanzia nel paese africano.

Sul suo profilo Facebook, si legge che Silvia Costanza Romano ha studiato presso la Unimed CIELS di Milano e ha lavorato come istruttrice di ginnastica artistica presso la S.G. Pro Patria, sempre a Milano.

Ad agosto ha pubblicato un post in cui scriveva di trovarsi in Kenya come volontaria in un orfanotrofio per conto della ORPHANS’s Dreams Onlus.

Nella notte tra il 20 e il 21 novembre 2018 la volontaria italiana Silvia Costanza Romano è stata rapita nel villaggio di Chamaka, in Kenya.

La ragazza è originaria di Milano e lavora per Africa Milele Onlus, con sede a Fano, nelle Marche: l’associazione si occupa di progetti di sostegno all’infanzia nel paese africano.

Il rapimento 

Nella notte tra il 20 e il 21 novembre 2018 la giovane volontaria italiana di 23 anni Silvia Costanza Romano è stata rapita a Chakama, nel sud est del Kenya. (qui il suo profilo)

Alcuni uomini armati hanno fatto irruzione nel villaggio in cui la ragazza viveva aprendo il fuoco contro i residenti.

Cinque persone, tra cui due bambini di 10 e 12 anni, sono rimaste ferite nell’attacco terminato con il sequestro della volontaria italiana.

Secondo quanto riferito ai media internazionali da alcuni residenti, gli uomini che hanno attaccato il villaggio di Chakama erano pesantemente armati e parlavano tra di loro in somalo.

Per far luce sul rapimento, la procura di Roma ha aperto un fascicolo per sequestro di persona a scopo di terrorismo ed è in contatto con il governo del Kenya per ritrovare la volontaria italiana.

Gli arrestati 

Tre persone sono state arrestate il 23 novembre 2018 dalla polizia del Kenya per il rapimento di Silvia Costanza Romano, la ragazza italiana di 23 anni sequestrata a Chakama, in Kenya.

La notizia dell’arresto è stata data dal capo della polizia Joseph K. Boinnet, che scrive così su Twitter: “Ci hanno fornito informazioni molto importanti, siamo ottimisti”.

Il giorno prima, le forze dell’ordine hanno arrestato altre 14 persone. Gli uomini fermati dalle forze dell’ordine locali non sarebbero parte del gruppo che ha rapito la volontaria, ma avrebbero avuto dei contatti con i sequestratori.

A denunciare il gruppo sono stati i residenti del villaggio in cui viveva Silvia Romano: alcuni di loro sono stati anche linciati dagli abitanti perché ritenuti veri e propri complici del rapimento della giovane.

Inizialmente si sospettava che i responsabili del sequestro della ragazza italiana fossero i miliziani di al Shaab, un gruppo islamico molto attivo nella vicina Somalia e anche nello stesso Kenya.

Adesso però gli inquirenti stanno seguendo anche la pista della criminalità comune. Il capo della polizia locale ha dichiarato che dietro il rapimento potrebbe esserci “dei banditi” e non i jihadisti somali, anche se non si esclude nessuna pista.

Il presunto rapitore

Il 22 novembre polizia del Kenya ha identificato il presunto rapitore di Silvia Costanza Romano: secondo quanto riferito dal quotidiano keniota Daily Nation, che cita a sua volta fonti locali, si tratterebbe di  Said Abdi Adan.

Malik Said Gasambi, un abitante del villaggio di Chakama in cui viveva Silvia Romano, ha raccontato ai giornalisti che Adan ha preso in affitto una casa nel villaggio insieme ad altre due persone qualche giorno prima del rapimento.

“Ho dato loro due stanze in cui hanno passato le notti a masticare Qat (pianta classificata come droga, nrd)”, ha raccontato l’uomo.

“Se ne sono andati a tutti, a sorpresa, dopo l’attacco, senza avvertire nessuno e senza fare rumore”, ha aggiunto.

Gli attacchi sui social 

Sono stati decine gli insulti sui social rivolti a Silvia Romano, la ragazza che da tempo svolgeva attività di volontariato nel continente africano.

“Non dico che se la è cercata, ma sapeva e doveva sapere che i rischi ci sarebbero stati. Nella vita ogni scelta ha una conseguenza e bisogna capirlo in tempo, se si è in grado”, si legge in un commento.

“Quanto ci costerà farla tornare a casa sua per sempre ma con obbligo di dimora e firma?”, scrive l’ennesimo utente mentre altri commentano: “Lasciatela lì, se è lì che è voluta andare”.

Nonostante le critiche negative di molti utenti, che hanno anche chiesto che non ci sia alcun intervento della Farnesina per salvare la ragazza, non sono mancate parole di solidarietà.

“Oramai tra i nostri cittadini è prevalso il senso di odio per ogni senso di carità cristiana. Questa ragazza è da ammirare perché mette al servizio di chi soffre la propria gioventù spero che venga rilasciata subito senza conseguenze”.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Ecco come gli Usa
possono hackerare
il tuo telefono grazie a un accordo
con un’azienda israeliana
Esteri / Guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah, le ultime notizie. Dall’Aia mandati di arresto per Netanyahu, Gallant e al Masri: "Crimini di guerra e contro l'umanità". Raid israeliano nel nord di Gaza: almeno 60 morti, la maggior parte sono donne e bambini
Ambiente / Cop29, i negoziati continuano ma i Paesi in via di sviluppo avvertono: “Non meno di mille miliardi di dollari”
Ti potrebbe interessare
Esteri / Ecco come gli Usa
possono hackerare
il tuo telefono grazie a un accordo
con un’azienda israeliana
Esteri / Guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah, le ultime notizie. Dall’Aia mandati di arresto per Netanyahu, Gallant e al Masri: "Crimini di guerra e contro l'umanità". Raid israeliano nel nord di Gaza: almeno 60 morti, la maggior parte sono donne e bambini
Ambiente / Cop29, i negoziati continuano ma i Paesi in via di sviluppo avvertono: “Non meno di mille miliardi di dollari”
Esteri / Ucraina: Biden sconfessa
se stesso
e invia a Kiev
anche
le mine antiuomo
Esteri / Gaza, al-Jazeera: “21 morti negli ultimi raid di Israele". Libano: 6 vittime negli attacchi dell'Idf
Esteri / Otto razzi colpiscono una base italiana dell’Unifil in Libano: nessun militare ferito
Esteri / Gli Usa vogliono obbligare Google a vendere il browser internet Chrome
Esteri / L’Ucraina bombarda per la prima volta la Russia con i missili a lungo raggio ricevuti dagli Usa
Esteri / Mar Baltico: danneggiati cavi Internet sottomarini tra Finlandia, Germania, Svezia e Lituania. Berlino: “Sabotaggio”
Esteri / Putin aggiorna la dottrina nucleare della Russia: “Possibile risposta atomica al lancio di aerei, missili o droni” contro il territorio russo