Il sottosegretario agli Interni del M5S Carlo Sibilia: “Lo sbarco sulla Luna? Un episodio controverso”
L'onorevole pentastellato, giunto al suo secondo mandato, continua a manifestare il suo scetticismo sulla missione spaziale del 20 luglio del 1969
Il deputato del Movimento 5 Stelle Carlo Sibilia, eletto il 12 giugno 2018 sottosegretario al ministero dell’Interno, è tornato a parlare dello sbarco sulla Luna.
Sibilia, classe 1986, è di Avellino e ha una laurea triennale in Biotecnologie conseguita all’Università di Perugia. Tra il 2007 e il 2008 è stato tra i cofondatori dei meetup “Amici di Beppe Grillo” nella sua città.
È al suo secondo mandato, poiché era già stato eletto deputato nel 2013. Grillino della prima ora, Sibilia negli anni si è distinto per alcune sparate a dir poco clamorose.
La più famosa in assoluto è probabilmente quella relativa allo sbarco sulla Luna.
Il 20 luglio 2014 Sibilia scrisse il seguente tweet:
“Oggi si festeggia l’anniversario dello sbarco sulla luna. Dopo 43 anni ancora nessuno se la sente di dire che era una farsa…”
Oggi si festeggia anniversario sbarco sulla #luna. Dopo 43 anni ancora nessuno se la sente di dire che era una farsa…
— carlo sibilia (@carlosibilia) 20 luglio 2014
Travolto dalle polemiche, Sibilia non arretrò di un passo: “Scusate. Rettifico. Siamo andati sulla luna, #Berlusconi è onesto, la riforma del senato è cosa buona e giusta e Repubblica è un giornale”.
L’onorevole irpino, nel corso di un’intervista rilasciata il 21 giugno al Corriere della Sera, ha toccato ancora una volta l’argomento e non pare aver cambiato la propria idea.
In riferimento al post del 2014, Sibilia ha definito lo sbarco sulla Luna “un episodio controverso”.
Alla richiesta di spiegare tale affermazione, il deputato afferma: “Sono tanti gli episodi controversi. Al Monte dei Paschi di Siena, ad esempio, sono spariti 100 miliardi, c’è un morto di mezzo e non si trova un responsabile”.
Alla domanda cosa c’entri questo con la missione spaziale, Sibilia risponde: “Come dice Gianna Nannini: ‘Sei nato nel paese delle mezze verità'”. Già.