Governo, Vittorio Sgarbi parla alla Camera: “Dove c’è disordine e ignoranza io prospero e quindi voterò la fiducia al governo”
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Oggi il premier Conte ha parlato alla Camera. Subito dopo, la parola è passata ai deputati che hanno espressole loro osservazioni e rese note loro intenzioni di voto
Alla Camera è in corso il voto di fiducia per il governo Conte.
Dopo il discorso del premier, la parola è passata ai deputati che hanno espresso le loro osservazioni e rese note loro intenzioni di voto.
Il premier Conte è intervenuto conclusione del dibattito: “Questo governo ha l’ardire di voler promuovere nuove politiche economiche. Sulla riduzione del debito siamo per negoziare anche a livello europeo, volendo esprimere un indirizzo politico, avendo la fermezza per essere ascoltati dai nostri partner”.
In Aula è scoppiato il caos quando il premier ha parlato di conflitto di interessi. “Ognuno ha il suo conflitto di interessi e le vostre interruzioni al mio discorso lo dimostrano”, ha detto il premier. L’affermazione ha scatenato le grida di protesta dei deputati del Pd. Duro scontro tra il deputato dem Emanuele Fiano e il presidente della Camera, Roberto Fico.
A prendere la parola è stato anche il critico d’arte, Vittorio Sgarbi, esponente di Forza Italia.
“Dove c’è il disordine e ignoranza io prospero e quindi voterò la fiducia al governo”.
“Lei è un vicepremier di due vicepremier, non è stato incaricato da Mattarella, ma da Di Maio. E Salvini ha avuto l’incarico da Berlusconi”, ha detto Sgarbi, rivolgendosi a Giuseppe Conte.
“Conte è stato incaricato da Di Maio e Salvini, che a sua volta è stato incaricato da Berlusconi”.
“Si può dire che Salvini è un Bersani riuscito.Voglio vedere quante persone del Movimento 5 Stelle voteranno il programma contenuto nel discorso estremista di Molteni (della Lega, ndr): e allora io voterò la fiducia, la voterò pienamente per assistere al vostro declino“, ha concluso Vittorio Sgarbi, riferendosi ai cinquestelle.
“Non venga qui a darci lezioni. Ci faccia un piacere, riprenda il programma e lo riscriva di suo pugno, perché è Lei il presidente del Consiglio. Riprenda la lista dei ministri e la riscriva di suo pugno, perché è Lei il presidente del Consiglio. Il nostro augurio è che non faccia il pupazzo nelle mani dei partiti”, ha commentato Graziano Delrio parlando alla Camera, rivolgendosi al presidente del Consiglio Conte.