Seggiolini anti abbandono: cosa prevede la nuova legge
Seggiolini anti abbandono – Dal 1 luglio 2019 le auto su cui viaggiano minori di 4 anni devono essere dotate di un dispositivo elettronico per segnalare la presenza a bordo dei bambini.
Il disegno di legge è passato al Senato, dopo l’ok della Camera di luglio, con 262 voti favorevoli e un astenuto. La norma arriva per contrastare il fenomeno dell’abbandono in macchina dei propri figli, dovuto spesso a quella che è definita dagli esperti amnesia dissociativa.
Si tratta di vuoti di memoria, causati spesso da ritmi di vita frenetici, stress o fretta, che possono condurre a dimenticare in auto i propri figli, come è successo in numerosi casi dei mesi e degli anni scorsi.
Il provvedimento modifica l’articolo 172 del Codice della strada e si compone di quattro nuovi articoli. La norma prevede che tra le fattispecie sanzionate per il mancato uso delle cinture di sicurezza e dei sistemi di sicurezza per i bambini, vi siano anche l’assenza del dispositivo di allarme per la segnalazione dei minori.
La violazione dell’obbligo viene punita con una sanzione amministrativa da 81 a 326 euro e in caso di recidiva nell’arco di un biennio è prevista la sanzione accessoria della sospensione della patente da 15 giorni a due mesi.
La legge dà mandato al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di varare un decreto che definisca i dettagli delle caratteristiche che tali sistemi di allarme devono avere. Il decreto deve essere varato entro 60 giorni. L’obbligo di installare i dispositivi elettronici deve essere applicato dopo 120 giorni dall’entrata in vigore del decreto, e comunque a decorrere dal 1 luglio 2019.
L’apparecchiatura elettronica funzionerebbe lanciando un segnale di allarme se quando viene attivato il comando di chiusura dell’auto il sensore rileva il peso sul seggiolino.
Oltre agli obblighi, è prevista anche una campagna informativa per utilizzare correttamente i nuovi dispositivi e una campagna di sensibilizzazione sull’amnesia dissociativa.
La campagna sarà finanziata con 80 mila euro all’anno per il triennio 2019-2021.
La norma prevede inoltre che siano previsti nuovi provvedimenti per inserire agevolazioni fiscali per la dotazione di tali sistemi.
Si stima che nel mondo in 20 anni siano stati almeno 600 i bambini morti in auto a causa del caldo, dopo essere stati dimenticati dai genitori.
Che cos’è l’amnesia dissociativa
Andare a lavoro convinti di aver lasciato il proprio figlio al nido, mentre invece il bambino è ancora in macchina, legato al seggiolino. È quello che può succedere nei casi di amnesia dissociativa, che conduce a dei veri e propri black out, buchi neri di memoria che nel peggiore dei casi possono condurre a comportamenti che hanno per esito la morte del figlio abbandonato.
Non si tratta di comportamenti volontari, dettati da trascuratezza o mancanza di amore genitoriale, quanto piuttosto di sconnessione delle funzioni della coscienza dalla memoria. Si tratta di amnesie temporanee che possono scaturire da forte stress, da traumi, da ritmi frenetici, fretta o tensioni.
Tra gli accorgimenti per evitare situazioni come queste vi è il parlare con il bambino durante il tragitto in macchina, focalizzare il momento del saluto, ricordarsi a vicenda del bambino con il proprio partner, nonni o baby sitter. O anche, lasciare oggetti indispensabili come le chiavi o il portafoglio accanto al seggiolino, oppure guardare sempre l’auto prima di allontanarsi.
Andrea Albanese è tra gli attivisti che si sono battuti per varare una legge sui dispositivi di allarme dei seggiolini, con la sua pagina Facebook “Mai più morti come Luca”. Lui stesso dimenticò il figlio in auto, ma fu assolto perché “completamente incapace d’intendere e di volere per il verificarsi di una transitoria amnesia dissociativa” secondo una perizia.