Cancellata “per errore” dal Comune di Roma, dopo le proteste dei cittadini viene restaurata la scritta del 1948
Ritorna al suo splendore la scritta “VOTA GARIBALDI” alla Garbatella. Il reperto viene restaurato dopo la cancellazione per errore da parte Decoro urbano del Comune di Roma avvenuta qualche giorno fa: la scritta era stata infatti scambiata per un atto vandalico.
Il presidente dell’VIII Municipio di Roma, Amedeo Ciaccheri, ha commentato così il ripristino della scritta: “Un fatto importante che dedichiamo alla memoria di Tina Costa”.
La dedica del mini sindaco è per la storica partigiana romagnola Tina Costa, scomparsa proprio il 20 marzo a 93 anni, dopo una breve ma fulminante malattia. Sempre in prima linea per valori, memoria storica e diritti civili, ha ricordato spesso il ruolo della donna durante la Resistenza ed era un punto di riferimento per l’Anpi romano.
La scritta “Vota Garibaldi lista n.1” resisteva dal 1948 su un muro di via Basilio Brollo, nel quartiere Garbatella di Roma, ed era una tra le testimonianze murarie più vecchie della città.
La sua cancellazione aveva sollevato diverse polemiche e una nuova pioggia di critiche contro la sindaca della Città Eterna, Virginia Raggi. Anche il critico Vittorio Sgarbi si era scagliato contro questo “atto di inciviltà”. Anche lui infuriato per la mancanza di rispetto nei riguardi della memoria storica, in un’intervista al Foglio ha dichiarato: “Faccio il critico da una vita ma non ricordo nulla di così assurdo”.
Grazie alla pressione dei cittadini e all’impegno del Municipio VIII, la scritta è stata ripristinata e inaugurata nuovamente il 20 marzo. La copertura giallastra del Decoro urbano del Comune di Roma è stata rimossa ed è stata ripulita la scritta che fa riferimento alle elezioni politiche italiane del 1948, quando Partito Comunista Italiano e Partito Socialista Italiano si presentarono in una lista unica, denominata Fronte Democratico Popolare, avente come simbolo il volto di Garibaldi.
Accanto alla scritta, rimane la targa che ne espone l’importanza storica. Quella targa che è stata totalmente ignorata dal Decoro urbano comunale.