Minacce da neonazisti e neofascisti: il giornalista Paolo Berizzi sotto scorta
Anche il giornalista di Repubblica Paolo Berizzi sotto scorta. La decisione è stata presa nei giorni scorsi dal Comitato provinciale per l’Ordine e la sicurezza pubblica di Bergamo e ratificata dal ministero dell’Interno.
La decisione di assegnare la scorta al cronista di Repubblica è dovuta alle minacce che continua a ricevere da gruppi neonazisti e neofascisti per i suoi lavori di inchiesta sulle organizzazioni di estrema destra in Italia, aumentate soprattutto dopo l’uscita del suo ultimo libro, Nazi-Italia, viaggio in un Paese che si è riscontro Fascista.
“La decisione di proteggere con la scorta il collega Paolo Berizzi dimostra che, purtroppo, non erano infondati gli allarmi per la sua incolumità” spiegano il Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, rispettivamente segretario generale e presidente della Federazione nazionale della stampa”.
Ora l’augurio, spiegano i due sindacalisti, è che “le autorità preposte si adoperino per individuare i responsabili degli atti intimidatori nei confronti del collega e della sua famiglia, consentendo a lui di continuare a svolgere liberamente e serenamente il suo lavoro di cronista”.
A preoccupare, inoltre, sono i “sempre più frequenti episodi di minacce nei confronti dei giornalisti da parte di gruppi neonazisti e neofascisti”. Per questo la Fnsi ha annunciato che chiederà al ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che alle attività dei gruppi di estrema destra sia dedicata una riunione ad hoc del Coordinamento per la sicurezza dei giornalisti istituito dal Viminale”.
“Paolo Berizzi costretto a scorta solo perché scrive liberamente” il commento su Twitter del presidente della Commissione Antimafia Nicola Morra. “Chi non accetta il confronto delle idee e ricorre all’intimidazione, alla minaccia, rivela solo la sua pochezza. Forza Berizzi”.
A Berizzi anche la solidarietà del Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti Carlo Verna: “Se la sospensione della revoca della scorta a Sandro Ruotolo è stata una buona notizia, l’assegnazione della protezione a Paolo Berizzi è un altro segnale preoccupante del clima di intimidazione che sta crescendo verso i giornalisti”.
“Il Viminale ha ritenuto fondate le minacce ricevute dal collega da parte di gruppi neofascisti e neonazisti su cui ha scritto numerose inchieste. Ci auguriamo che, oltre alla giusta tutela, vadano avanti anche le indagini per individuare e colpire i responsabili che, con le loro azioni intimidatorie, provano a mettere a tacere chi è in prima linea nella racconto dei fatti”.