Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 08:08
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » News

Scegliere di non scegliere

Immagine di copertina

Contro ogni aut aut. Per farla finita con la ragione e farsi guidare dal proprio istinto

Scegliere di non scegliere

“Choose life. Choose a job. Choose a career. Choose a family. Choose your future”.

È il dilemma che si pone il junkie Mark Renton in Trainspotting.

L’interrogativo è di recente approfondito da Renata Salecl che ne “La tirannia della scelta” (edito da Laterza) osserva: “La gente si preoccupa sì della minaccia del terrorismo, di nuovi virus, dei disastri ambientali, ma le preoccupazioni maggiori riguardano di solito il proprio benessere privato: il lavoro, le relazioni, i soldi, il proprio ruolo all’interno della comunità, il significato della propria vita, l’eredità che ci si lascerà dietro. Ognuno di questi aspetti implica delle scelte. E dal momento che esigiamo da noi stessi la perfezione, non solo nell’immediato, ma anche nel futuro, le scelte diventano ancora più ardue da compiere. La scelta porta con sé un senso schiacciante di responsabilità e questo è strettamente legato alla paura di fallire, al senso di colpa e all’ansia per il rimorso che ci assalirà se abbiamo fatto la scelta sbagliata. Tutto questo contribuisce al carattere tirannico della scelta”.

Libertà e ricchezza in epoca di capitalismo avanzato ci condannano perennemente a scegliere.

Chi sarà il partner più consono a noi, quale la casa che più si adatta alla nostre esigenze, quale il lavoro più in linea con la nostra autentica vocazione, quale l’investimento più conveniente ?

Siamo quotidianamente davanti a un bivio che ci impone lunghi processi deliberativi, logorandoci e lasciandoci sempre con la sensazione di non aver compiuto la mossa giusta.

Nel fine settimana un amico si lasciava a una confessione auto-critica: “Faccio troppe cose, devo concentrarmi su una sola. Basta, devo scegliere”.

Gli ho suggerito di lasciarsi travolgere dai suoi mille interessi, dalle sue mille passioni.

Il bello della nostra generazione è proprio l’ibridazione, la capacità di reinventarsi continuamente, di sfuggire alle etichette.

È venuto il momento di abbandonare calcoli razionali e lasciarsi guidare dall’istinto.

Choosing not to choose.

Ti potrebbe interessare
News / Un servizio per chi è solo a Natale: dal 24 al 26 dicembre chiama Telefono Amico
Esteri / Bernie Madoff e lo schema Ponzi: muore a 82 anni il più grande truffatore della storia americana
News / L’italiana Alessandra Galloni sarà la prima donna a dirigere l’agenzia Reuters in 170 anni di storia
Ti potrebbe interessare
News / Un servizio per chi è solo a Natale: dal 24 al 26 dicembre chiama Telefono Amico
Esteri / Bernie Madoff e lo schema Ponzi: muore a 82 anni il più grande truffatore della storia americana
News / L’italiana Alessandra Galloni sarà la prima donna a dirigere l’agenzia Reuters in 170 anni di storia
Economia / I giovani lanciano gli Stati Generazionali: “Diamo voce a chi voce non ha”
News / In difesa dello “stupratore razzista Montanelli” (di Luca Telese)
News / Dillo con una poesia: oggi è la Giornata Mondiale della Poesia e questi versi vi faranno bene all’anima
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI