Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 07:17
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » News

Roberto Saviano è indagato per diffamazione dopo la querela del ministro Salvini

Immagine di copertina
Roberto Saviano

L'iscrizione dello scrittore nel registro degli indagati è un atto dovuto che fa seguito alla querela presentata il 19 luglio 2018

Lo scrittore Roberto Saviano è indagato dalla Procura di Roma per il reato di diffamazione a mezzo stampa.

Secondo quanto chiariscono i giudici, l’iscrizione dello scrittore nel registro degli indagati è un atto dovuto che fa seguito alla querela presentata il 19 luglio 2018, davanti a un ufficiale della Digos, dal ministro dell’Interno.

Matteo Salvini infatti ha denunciato come offensivi della propria reputazione e di quella del ministero che lui stesso rappresenta il post e le dichiarazioni diffuse su Facebook dallo scrittore.

La vicenda ha avuto inizio il 19 luglio, quando il ministro dell’Interno ha fatto sapere di aver querelato Roberto Saviano.

La denuncia su carta intestata del Viminale, pubblicata integralmente dall’huffingtonpost.it, era stata depositata nella giornata del 19 luglio, anche se nel foglio di presentazione della Questura di Roma era datata 20 luglio. Ma si tratterebbe solo di un errore di battitura.

Il noto giornalista è stato querelato, si legge nei documenti, per diffamazione a mezzo stampa tramite una serie di post (allegati alla denuncia) e dichiarazioni che, secondo il ministro, vanno oltre il diritto di critica e la fisiologica polemica politica.

In primis quel “ministro della Malavita” che usa “parole da mafioso” con cui lo scrittore descrisse Salvini.

Nello stesso intervento Saviano criticò il ministro dell’Interno perché “da codardo non ha detto niente contro la ‘ndrangheta e non ricorda i legami tra Lega Nord e la ‘ndrangheta”.

Parole che, si legge nella denuncia, “generano così la convinzione che il ministro dell’Interno, anziché combattere la malavita organizzata, scenda a scellerati accordi con la criminalità organizzata stessa, calpestando così i propri compiti istituzionali”, il che va oltre il “diritto di critica”, “mancando qualsivoglia indice che denoti la sussistenza di patti tra il ministero dell’Interno e la ‘ndrangheta”.

Post che quindi recherebbero danno non a Salvini, in quanto leader della Lega, ma all’Istituzione stessa “che più di ogni altra ha il compito di combattere le organizzazioni criminali”.

Ti potrebbe interessare
News / Un servizio per chi è solo a Natale: dal 24 al 26 dicembre chiama Telefono Amico
Esteri / Bernie Madoff e lo schema Ponzi: muore a 82 anni il più grande truffatore della storia americana
News / L’italiana Alessandra Galloni sarà la prima donna a dirigere l’agenzia Reuters in 170 anni di storia
Ti potrebbe interessare
News / Un servizio per chi è solo a Natale: dal 24 al 26 dicembre chiama Telefono Amico
Esteri / Bernie Madoff e lo schema Ponzi: muore a 82 anni il più grande truffatore della storia americana
News / L’italiana Alessandra Galloni sarà la prima donna a dirigere l’agenzia Reuters in 170 anni di storia
Economia / I giovani lanciano gli Stati Generazionali: “Diamo voce a chi voce non ha”
News / In difesa dello “stupratore razzista Montanelli” (di Luca Telese)
News / Dillo con una poesia: oggi è la Giornata Mondiale della Poesia e questi versi vi faranno bene all’anima
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI