San Lorenzo, pusher porta una ragazza in un luogo appartato: “Vuoi la droga? Vieni con me”
I carabinieri, allertati dalla madre della ragazza, hanno arrestato un uomo con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente
Dopo l’omicidio di Desirée Mariottini, nulla è cambiato nel quartiere San Lorenzo di Roma, dove si continua a spacciare per le strade e nelle piazze.
Il 16 novembre 2018 una donna ha chiesto aiuto ai carabinieri dopo aver perso le tracce della figlia di 22 anni, studentessa fuorisede di origini calabresi, con cui non riusciva a mettersi in contatta da diverse ore.
La ragazza, che sta attraversando un periodo di fragilità emotiva a causa delle fine di una relazione sentimentale, era uscita con un amico e da quel momento la madre non aveva più sue notizie.
Disperata, la donna è andata a cercare la figlia e ha chiesto aiuto a una pattuglia dei carabinieri ferma in piazza dell’Immacolata.
I militari hanno ispezionato i luoghi più isolati di San Lorenzo, in particolare in via del Verano dove si trova la sede Ama, luogo in cui si radunano coppiette e spacciatori.
Proprio in quel luogo hanno trovato la ragazza, rintracciata sulla base della descrizione fornita dalla madre. La studentessa aveva seguito un pusher che le aveva promesso di venderle della droga se fosse andata con lui in un luogo più nascosto.
I carabinieri però sono intervenuti mentre i due si allontanavano e hanno arrestato l’uomo, 38 anni e di origini tunisine, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
L’uomo, all’arrivo della pattuglia, ha tentato di disfarsi di cinque involucri contenenti complessivamente 10 grammi di marijuana.
Omicidio Desirée San Lorenzo – Nella notte tra giovedì 18 e venerdì 19 ottobre2018 in un edificio abbandonato di San Lorenzo, il quartiere universitario di Roma, è stato trovato il cadavere di Desirée, una ragazza di 16 anni di Cisterna Latina. L’adolescente sarebbe stata prima drogata e poi violentata e le cause della morte sono ancora da accertare.
In un primo momento gli inquirenti avevano parlato di una donna di circa 30 anni morta per overdose, ma gli accertamenti successivi hanno smentito la prima ipotesi.
L’autopsia ha confermato che la ragazza ha subito violenza sessuale e che ha assunto sostanze stupefacenti.