Migranti: Salvini lancia l’allarme tubercolosi, ma la prefettura smentisce
Il ministro dell'Interno ha scritto sui social che la tubercolosi è tornata a diffondersi nel paese a causa degli immigrati, riprendendo le parole del presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti
Il ministro dell’Interno Salvini torna a scagliarsi contro i migranti attraverso i social e questa volta i suoi messaggi sono diretti contro un immigrato fuggito dal centro di accoglienza di Sandrigo, in provincia di Vicenza.
Il leader della Lega ha ripreso le dichiarazioni del presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti.
“Immigrato malato e in fuga, forse inconsapevole della gravità della sua condizione. Quanti casi come questo? Purtroppo, la tubercolosi è tornata a diffondersi, gli italiani pagano i costi sociali e sanitari di anni di DISASTRI e di invasione senza regole e senza controlli.Dicevano che eravamo cattivi, allarmisti, pericolosi…
Ce l’ho messa e ce la metterò tutta per invertire la rotta”, ha scritto il ministro Salvini sui social.
Immigrato malato e in fuga, forse inconsapevole della gravità della sua condizione. Quanti casi come questo?
LINK 👉🏻 https://t.co/rGOgnY3lrM pic.twitter.com/c6RbTIIuF4— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 12 settembre 2018
Lo stesso Ciambetti aveva condannato “l’incremento dei casi di Tbc e la diffusione di questa malattia gravissima tra immigrati ed extracomunitari”, con i numeri passati da 16 del 2015 ai 40 del 2018 e con “l’immigrato clandestino colpito da questa malattia che si è dato alla fuga diventando un potenziale veicolo infettivo”.
“La cittadinanza è chiamata a pagare i costi non solo economici ma anche sociali e sanitari di politiche scellerate in cui c’è chi ha fatto i soldi a palate”, ha poi concluso il presidente del Consiglio regionale.
Le parole del vicepremier e di Ciambetti sono state però smentite dalla Società italiana di Medicina delle migrazioni (Simm), che ha dichiarato che non esiste “alcuna epidemia di Tubercolosi legata ai migranti”.
“Abbiamo accertato che il servizio di igiene sanità pubblica dell’Ulss ha già avviato tutte le procedure del caso, avviando controlli specifici sulle persone che nei giorni scorsi sono state a contatto con questa persona”.
Anche la Prefettura smonta le parole del ministro dell’Interno sulla possibile epidemia di tubercolosi in Italia.
“Il protocollo è stato rispettato come da normativa, quindi sotto l’aspetto sanitario non c’è nulla da temere”, ha affermato il viceprefetto vicario di Vicenza, Lucio Parente.
“Allo stesso tempo abbiamo interessato tutte le forze di polizia, a cui abbiamo segnalato l’allontanamento dello straniero, che al momento risulta irreperibile e non sappiamo dove si trovi”.