Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 08:53
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » News

Salvini alza la voce dopo il voto in Basilicata: il leader della Lega “minaccia” il ministro Tria

Immagine di copertina

Matteo Salvini passa all’incasso. E detta le condizioni. L’esito elettorale in Basilicata ha dato ulteriore linfa al leader della Lega che, nella mattinata post elettorale lucana, ha messo nel mirino il ministro dell’Economia, Giovanni Tria.

Il motivo: i decreti attuativi per indennizzare i risparmiatori “truffati” dalle banche negli anni scorsi. “Con tutto il garbo e l’educazione possibile”, ha avvertito il ministro dell’Interno a margine di un evento al policlinico di Milano, “mi aspetto entro questa settimana i decreti del Ministero dell’Economia e delle Finanza”, altrimenti, “li andiamo a scrivere noi”.

Un vero e proprio aut aut del vicepremier al ministro dell’Economia. Poi, prova a indorare la pillola: “I rapporti con Tria sono eccezionali. Se poi mi firma i decreti attuativi per i rimborsi ai risparmiatori truffati lo porto via per il week end”.

Però “o li firma entro questa settimana, e lo dico nel modo più costruttivo possibile, oppure”, aggiunge, “se mi dice aspettiamo una risposta dall’Europa, ne facciano a meno di questa risposta”.

“Ieri (domenica, ndr) ero a Treviso”, ha concluso il vicepremier nel suo aut aut, “e c’è tanta gente che si arrabbia e che ha fame e che ha fretta. Quindi non credo si possa aspettare mezz’ora di più”.

Così, mentre tutti gli analisti politici parlano di legittima difesa come prossimo step “leghista” del governo, ecco che Salvini spariglia. Di nuovo. E punta a prendersi il consenso di un altro (ex?) elettorato M5s: i “truffati delle banche”, come li chiama.

Perché Salvini sa bene che anche su quel terreno – ricordate la contestazione a Di Maio in quel di Vicenza a febbraio? – il Movimento 5 stelle ha perso appeal. Sa bene che quei “truffati” sono soprattutto nel “suo” NordEst. E, soprattutto, sa bene che mettere la sua faccia sui decreti attuativi del Mef, farli passare per una sua vittoria, potrebbe fomentare gli animi leghisti in vista della discussione sull’autonomia. E le elezioni europee si avvicinano sempre di più.

Ti potrebbe interessare
News / Un servizio per chi è solo a Natale: dal 24 al 26 dicembre chiama Telefono Amico
Esteri / Bernie Madoff e lo schema Ponzi: muore a 82 anni il più grande truffatore della storia americana
News / L’italiana Alessandra Galloni sarà la prima donna a dirigere l’agenzia Reuters in 170 anni di storia
Ti potrebbe interessare
News / Un servizio per chi è solo a Natale: dal 24 al 26 dicembre chiama Telefono Amico
Esteri / Bernie Madoff e lo schema Ponzi: muore a 82 anni il più grande truffatore della storia americana
News / L’italiana Alessandra Galloni sarà la prima donna a dirigere l’agenzia Reuters in 170 anni di storia
Economia / I giovani lanciano gli Stati Generazionali: “Diamo voce a chi voce non ha”
News / In difesa dello “stupratore razzista Montanelli” (di Luca Telese)
News / Dillo con una poesia: oggi è la Giornata Mondiale della Poesia e questi versi vi faranno bene all’anima
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI