Spike Lee critica Salvini. Il leader della Lega: “Più soldi hanno, più sono arroganti”
Spike Lee si trova alla Mostra del Cinema di Venezia per presentare il film “BlaKkKlansman”, che affronta il tema del razzismo
Botta e risposta Salvini Spike Lee
Non è la prima volta che Matteo Salvini entra in polemica con personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura che, di volta in volta, hanno criticato le sue posizioni.
Abbiamo già assistito a scambi duri sui social tra il leader della Lega e l’attrice Asia Argento, a frecciatine con il presentatore televisivo Fabio Fazio e aperte polemiche con lo scrittore Roberto Saviano.
Stavolta, il bersaglio dei tweet di Salvini è il regista e attore Spike Lee, che ha girato pellicole come Fa’ la cosa giusta, Inside man e Malcom X.
Ospite della Mostra del Cinema di Venezia per presentare il film BlaKkKlansman, Spike Lee ha detto: “Salvini, Trump e Putin sono pericolosi, meglio stargli alla larga…”.
La risposta di Salvini non tarda ad arrivare.
“Più soldi hanno, più sono arroganti”, scrive il leader della Lega su Twitter “ma il signor Spike Lee non ha altro di cui occuparsi che non di me?”.
“Una delle cose che spero si riescano a percepire del mio film BlaKkKlansman, è che la tematica del razzismo non riguarda solo l’America, ma anche l’Inghilterra con la Brexit e l’Italia”, ha detto Spike Lee in un’intervista al Sole 24Ore.
“La gente usa gli immigrati come alibi. Imputiamo a questa gente la colpa del proliferare della delinquenza, della mancanza di lavoro, della perdita di identità culturale”, aggiunge il regista.
“È una tecnica di difesa: si sceglie qualcuno da usare come capro espiatorio. Così funziona in tutto il mondo. È quello che è accaduto nella Germania nazista contro gli ebrei”.
In un’altra intervista, stavolta all’Huffington Post, Spike Lee ha attaccato direttamente il leader della Lega: “Con uno come Salvini non prenderei mai un bicchiere di vino né ci andrei allo stadio a vedere la Juve, di cui sono tifoso”.
“Quello che sta facendo in Italia Salvini lo stanno facendo Putin in Russia, la Le Pen in Francia e Agent Orange (appellativo usato da chi critica Donald Trump, ndr) da noi”.
Spike Lee si trova alla Mostra del Cinema di Venezia per presentare il suo BlaKkKlansman, un film che racconta la storia del detective afroamericano Ron Stallworth di Colorado Spring, che si infiltra nel Ku Klux Klan fino a diventarne il capo.