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Salvini e Saviano si scontrano sui social sul caso Diciotti. Il ministro: “Saviano è tornato per dire fesserie”

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Non si attenuano i toni della polemica tra il leader della Lega e l'autore di Gomorra. Saviano: "Il vicepremier viola la Costituzione"

Tra lo scrittore Roberto Saviano e il ministro dell’Interno Matteo Salvini, continua lo scontro sui social. Motivo della polemica è il caso della Diciotti, la nave della Guardia costiera italiana, bloccata da sei giorni in mare con 177 migranti a bordo.

“Se esistono ancora parlamentari degni di questo nome (anche del M5S, nonostante la ributtante sudditanza a Salvini sul tema), vadano a Catania e salgano sulla Diciotti per testimoniare cosa sta accadendo. Vedranno la generosità della Guardia costiera e l’infamia di questo governo”, ha scritto su Twitter il giornalista Roberto Saviano.

“Ministro della Mala Vita, oggi gode di un consenso popolare che cavalca come un’onda, pronta a richiudersi su di lei. Ha giurato sulla Costituzione e se la viola in maniera palese come sta facendo con la nave Diciotti, non è più politica ma eversione. E per quella c’è il carcere”, si legge sul profilo Twitter dell’autore di Gomorra.

La parole di Saviano seguono a un commento di Salvini, che aveva scritto su Twitter: “Finisce l’estate e tornano le fesserie di Saviano! Vi era mancato? A me no”.

 

La nave militare italiana Diciotti, dopo essere rimasta bloccata al largo di Lampedusa, ha attraccato al porto di Catania nella tarda serata di lunedì 20 agosto. Era stato il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Danilo Toninelli a indicare Catania come destinazione finale.

Martedì 20 agosto, Saviano  aveva accusato il ministro dell’Interno di “sequestro di persona“.

“La nave Diciotti della Guardia Costiera italiana che per 5 giorni è stata ormeggiata davanti al porto di Pozzallo, ora si è spostata a Catania e non può ancora sbarcare i 177 esseri umani presenti a bordo per ordine del ministero degli Interni (o per lo meno di questo si vanta il Ministro della Mala Vita)”, scriveva Saviano sul social.

“La legge prevede che un soggetto possa rimanere nella disponibilità della polizia giudiziaria (tale è la guardia costiera) per un termine massimo di 48 ore. Trascorso questo tempo, senza la convalida di un giudice, siamo al cospetto di un sequestro di persona. È vero o no, quanto affermo, Procuratore della Repubblica di Catania, dottor Carmelo Zuccaro? lo chiedo a lei perché, almeno questa volta, è competente a procedere”.

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