Salvini contestato in Sardegna: “Anche qui i comunisti sono in via d’estinzione, faremo per loro un parco acquatico”
Il leader della Lega si trova in Sardegna in vista delle elezioni regionali del 24 febbraio
“Cosa c’è qualche fischiettante? Non vi si sente amici miei. Anche in Sardegna i comunisti sono in via d’estinzione, faremo per loro un parco acquatico, mi fanno tenerezza quelli che ancora credono nella falce e nel martello nel 2019”.
Il leader della Lega Matteo Salvini si è rivolto così verso chi lo ha contestato nel corso del suo comizio a Ozieri, in provincia di Sassari.
“Ma in democrazia è bello così. Domenica, però, non scegliete quel genio dell’assessore regionale Arru che non ha fatto altro che chiudere gli ospedali. Non avevano altro da fare e chiudevano ospedali”, ha aggiunto il ministro.
Il viceministro si trova in Sardegna in vista delle elezioni regionali previste per domenica 24 febbraio e uno degli argomenti al centro del suo discorso sono state le proteste dei pastori sardi contro il ribasso del prezzo del latte.
Un problema di cui il vicepremier si è occupato direttamente, avendo convocato un tavolo al Ministero dell’Interno venerdì 15 febbraio.
“Ci stiamo avvicinando, siamo partiti da 60 centesimi al litro poi 65, 70 e 72; ci siamo visti a Roma e a Cagliari e ci vedremo nelle prossime ore”, ha aggiunto il leader della Lega nel corso della sua visita in Sardegna.
La protesta – L’accordo tra i pastori sardi e il governo è ancora lontano dall’essere raggiunto. “72 centesimi al litro sono passo indietro”, hanno detto i pastori, facendo saltare la tregua di tre giorni sulle proteste.
I manifestanti sono tornati ad assaltare cisterne in strada e a sversare il latte per strada.
Il Movimento dei pastori sardi nelle sue richieste al Governo aveva esplicitamente inserito il pagamento di 1 euro più IVA per ogni litro di latte.
Da settimane gli allevatori stanno manifestando in tutta la Sardegna per il prezzo del latte – considerato troppo basso – pagato dai caseifici.
Gli industriali della trasformazione hanno comunicato ai pastori che intendono pagare il loro latte a 0,60 centesimi al litro. Gli allevatori però chiedono un minimo di 0,77 per poter coprire i costi di produzione.