La risposta di Salvini alla tentata strage sul bus degli studenti a Milano: “Chi lavora con i minori deve presentare la fedina penale”
Il vicepremier Matteo Salvini è intervenuto sulla vicenda della tentata strage a San Donato milanese sul bus pieno di studenti. Durante la puntata di Porta a Porta del 20 marzo ha annunciato che invierà una circolare a tutti i sindaci: “Chi lavora con il pubblico, specie con i ragazzini, porti la fedina penale. Serve il certificato penale obbligatorio”.
“Voglio capire chi gli ha messo in mano quell’autobus a questo signore”, si chiede il ministro. E sull’autore della tentata strade avanza la possibilità di revoca della cittadinanza se c’è l’aggravante di terrorismo. Tra le proposte del ministro dell’Interno anche la videosorveglianza nelle scuole e negli asili nido.
“I pm hanno parlato di ipotesi terrorismo ‘perché ha creato panico’. L’eventualità di togliere la cittadinanza è contemplata dal Decreto sicurezza. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini segue direttamente la vicenda”, ha detto il Viminale.
Alcune ore prima aveva commentato la vicenda anche su Facebook:
“Ousseynou Sy li ha legati e minacciati urlando: “Da qui non esce vivo nessuno!”. Ma come si fa??? Poteva essere una strage, fortunatamente tutti salvi i 51 ragazzi: è stato un miracolo. Ascoltate il racconto di questo piccolo eroe!”, ha scritto condividendo il video di uno dei bambini a bordo del bus. Qui TPI ha raccontato la storia del piccolo Rami.
Salvini ha avuto parole di elogio per i carabinieri: “Grazie a questi eroi, grazie a quelli in divisa e ai giovanissimi che hanno dato l’allarme con grande coraggio. Poteva essere una tragedia, grazie a loro e’ stato un miracolo. Orgogliosi delle nostre Forze dell’Ordine”.
Nella stessa puntata Salvini ha commentato il voto sulla Diciotti, che si era tenuto alcune ore prima al Senato.
“Oggi ho parlato da senatore e stasera i miei figli, guardando il telegiornale, hanno capito che il papà non è un delinquente”, ha detto Salvini.