Salvini risponde alla lettera di Veronesi a Saviano: “Ottima idea, buon viaggio”
Lo scrittore Sandro Veronesi ha lanciato un appello sul Corriere della Sera indirizzato a Roberto Saviano a contrastare la retorica del ministro sull'immigrazione
Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha risposto alla lettera di Sandro Veronesi pubblicata sul Corriere della Sera e indirizzata a Roberto Saviano.
Secondo quanto scrive Veronesi, per contrastare davvero la retorica di chi parla di “pacchia” in riferimento ai viaggi della speranza dei migranti dalla Libia, è necessario “metterci il corpo”.
“Metterci il corpo per me ha un significato solo: significa andare laggiù, dove lo scempio ha luogo, e starci, col proprio ingombro, le proprie necessità vitali, la propria resistenza, lì. Il corpo, il mezzo più estremo di lotta nella tradizione della non violenza”, ha scritto Veronesi sul Corriere.
La risposta di Salvini non si è fatta attendere e anche questa volta viene dal profilo Twitter del ministro.
“Ottima idea: buon viaggio!”, scrive Matteo Salvini, condividendo l’articolo del Corriere della Sera che riporta la lettera di Veronesi.
Ottima idea: buon viaggio! 😀 https://t.co/4RS5FW32vW
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 9 luglio 2018
Il ministro quindi accoglie positivamente la proposta dello scrittore Veronesi a imbarcarsi su una delle navi delle Ong che operano al largo delle coste della Libia per soccorrere le imbarcazioni dei migranti che cercano di raggiungere l’Europa.
L’appello di Veronesi chiama in causa in prima battuta lo scrittore Roberto Saviano, che in più occasioni si è scontrato con il ministro dell’Interno in merito alle politiche migratorie del governo Lega-5Stelle.
Lo scrittore Saviano aveva attaccato duramente il ministro dell’Interno in un video pubblicato sul sito del quotidiano Repubblica in cui ha criticato le dichiarazioni di Salvini, che aveva detto che “la pacchia” per i migranti era finita.
In un secondo video pubblicato su Facebook, Saviano aveva poi definito Salvini un buffone e il ministro “della malavita”, dopo la minaccia di togliere la scorta allo scrittore.
Solo ieri, 8 luglio 2018, contro il ministro dell’Interno del nuovo governo Conte si è espresso anche lo scrittore Andrea Camilleri.
In un’intervista rilasciata a Repubblica, espone tutte le sue preoccupazioni per il clima che si respira in questo momento in Italia, a suo parere non così dissimile da quello che caratterizzò il periodo in cui il regime fascista varò le leggi razziali.