Salvini non andrà al Quirinale per il tradizionale scambio di auguri con Mattarella
Matteo Salvini non andrà al Quirinale per partecipare alla tradizionale cerimonia di scambio degli auguri con i rappresentati istituzionali, delle forze politiche e della società civile.
Il vicepremier e ministro dell’Interno, che l’anno scorso aveva preso parte per la prima volta all’evento al Colle, non ha però impegni pubblici per tutta la giornata di domani.
Secondo quanto riferito dai suoi collaboratori, non vi è nessun motivo politico dietro la sua assenza ma solo un impegno di famiglia, la recita scolastica di Natale della figlia più piccola, Mirta.
Per anni Matteo Salvini, pur parlamentare, aveva saltato il tradizionale incontro al Quirinale con il presidente della Repubblica esprimendo così, come tutta la Lega, il suo “distacco” dalla più alta carica dello Stato.
Un vero e proprio scontro, soprattutto all’epoca della presidenza Napolitano, rientrata lo scorso anno quando, per la prima volta, il leader della Lega Nord, accompagnato da Giancarlo Giorgetti (che, si dice, abbia faticato non poco a convincerlo) si è recato al Quirinale.
“Sono qui” disse scherzando ai cronisti “perché l’anno prossimo ci vediamo in un’ altra veste e volevo prendere le misure”.
Più volte si era sistemato la cravatta. “Non ci sono abituato, mi stringe”. Si guardava intorno come un pesce fuori dall’acqua, il commento dei presenti.
Poi, il solito Salvini che, all’uscita, ha voluto far vedere agli italiani come lui, con quei politici tutti perfetti e di vecchio stampo, in fondo non c’entrava niente: “Ho i brividi. Appena sono entrato ho fatto un filotto di incontri che mi ha steso: mi sono trovato di fronte Monti, Boschi, Boldrini”.
Ora che è arrivato il momento di indossare “l’altra veste”, Matteo Salvini marcherà visita, preferendo la recita della figlia Mirta alla stretta di mano istituzionale con il presidente Mattarella.
In fondo il 2019 sarà l’anno delle Europee. E la campagna elettorale è già iniziata. Sopratutto considerando che, come emerge da fonti del Quirinale, il messaggio di fine anno del presidente della Repubblica sarà “fortemente europeista” e “anti populista”.