Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha querelato Roberto Saviano. Ecco i documenti
Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha querelato Roberto Saviano. La denuncia su carta intestata del Viminale, pubblicata integralmente dall’huffingtonpost.it, è stata depositata nella giornata di oggi, anche se nel foglio di presentazione della Questura di Roma è datata 20 luglio, domani. Ma si tratterebbe solo di un errore di battitura.
Il noto giornalista è stato querelato, si legge nei documenti, per diffamazione a mezzo stampa tramite una serie di post (allegati alla denuncia) e dichiarazioni che, secondo il ministro, vanno oltre il diritto di critica e la fisiologica polemica politica.
In primis quel “ministro della Malavita” che usa “parole da mafioso” con cui lo scrittore descrisse Salvini.
Nello stesso intervento Saviano criticò il ministro dell’Interno perché “da codardo non ha detto niente contro la ‘ndrangheta e non ricorda i legami tra Lega Nord e la ‘ndrangheta”.
Parole che, si legge nella denuncia, “generano così la convinzione che il ministro dell’Interno, anziché combattere la malavita organizzata, scenda a scellerati accordi con la criminalità organizzata stessa, calpestando così i propri compiti istituzionali”, il che va oltre il “diritto di critica”, “mancando qualsivoglia indice che denoti la sussistenza di patti tra il ministero dell’Interno e la ‘ndrangheta”.
Post che quindi recherebbero danno non a Salvini, in quanto leader della Lega, ma all’Istituzione stessa “che più di ogni altra ha il compito di combattere le organizzazioni criminali”.
Insomma, la vicenda finirà in tribunale e sarà un giudice a diree se abbia ragione Saviano o il ministro dell’Interno.
In serata Saviano ha poi replicato alla querela depositata dal ministro dell’Interno tramite un post su Facebook (qui la replica).