Salvini attacca Pif: “Ipocrita e amico del Pd”
Il regista siciliano aveva rivolto parole dure contro il ministro dell'Interno, accusandolo di razzismo
Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha risposto con un post sulla sua pagina Facebook alle parole pronunciate dal regista Pif alcuni giorni prima, che ha accusato il leader della Lega di essere razzista.
“Quanta ipocrisia, poi a sinistra si chiedono perché la gente ha smesso di votarli”, ha scritto il ministro.
“Secondo l’amico del Pd io sarei ‘RAZZISTA’ perché dico ‘campo Rom’: dovrei dire solo ‘campo’. E rimpiange quel genio di Alfano…Di sicuro non tacerò perché me lo chiede PIF”.
Il 15 settembre, a margine dell’incontro “Democrazia è giustizia e sicurezza” organizzato a Lecce dalla Cgil per l’evento “Giornate del Lavoro 2018”, Pif ha presentato il suo film “La mafia uccide solo d’estate” e ha lanciato un messaggio al ministro dell’Interno.
“Io non voglio un ministro dell’Interno che dica: ‘abbiamo abbattuto una casa abusiva dei sinti’. Io voglio un ministro che dica: ‘abbiamo abbattuto una casa abusiva, punto!”.
“Nel momento in cui fai una differenza di razze, sei un razzista”, spiega il regista, che chiede al ministro di occuparsi dei reati senza tener conto della nazionalità di chi li ha commessi.
“Lui non fa dichiarazioni, fa post”, ironizza poi Pif.
“In confronto a quelli di oggi, Angelino era Winston Churchill. Io l’ho sempre criticato, ho sempre sospettato per le sue capacità: ora lo rivaluto. E prima o poi gli chiederò scusa personalmente”, ha affermato il regista, rivalutando così la figura di Alfano.
“Io voglio diventare un dittatore: dittatore della Sicilia o dell’Italia. La forma democratica non la voglio più. Ambire alla dittatura oggi non è più una bestemmia, non ti si guarda più come una volta…”, ha poi risposto Pif, alla domanda se intendesse fondare un partito di sinistra.
Il regista in precedenza aveva criticato la sinistra e in particolare del Pd. “Se sei ricco è facile essere di sinistra perché non hai i problemi dei poveri, non hai il rom o il migrante come vicino. Una volta nelle zone più disagiate la gente era di sinistra nonostante fosse povera, anzi forse proprio per quello”.