Fiorella Mannoia contro Salvini: “Contento dell’aggressione a Daisy?” Lui: “Canta che ti passa”
La cantante ha attaccato il leader della Lega definendolo "ministro della paura". Immediata la replica del vicepremier
Matteo Salvini non lesina polemiche su Facebook con personaggi del mondo dello spettacolo. Il canovaccio è ormai noto: qualche celebrità lo stuzzica, lui risponde sardonico e beffardo.
Nella rete ci sono finiti in molti, da Nina Zilli ad Asia Argento. Stavolta è stato il turno di Fiorella Mannoia.
La cantante è nota per essersi espressa in passato su posizioni filo-M5s, ma anche per aver attaccato i pentastellati sulla questione dei migranti.
Un background di grillina pentita che la Mannoia ha ritirato fuori attaccando Salvini dopo l’aggressione a Daisy Osakue, l’atleta italiana di origini nigeriane colpita in faccia con delle uova da due aggressori a Moncalieri, vicino a Torino.
Per la Mannoia quanto accaduto è certamente imputabile al clima di paura creato dal leader della Lega: “Ma che ‘razza’ di gente siete? Il lavoro del ‘ministro della paura’ sta dando i suoi frutti, ci si è messo d’impegno, giorno dopo giorno. Complimenti! Ora sarà soddisfatto”, ha twittato la cantante.
Ma che “razza” di gente siete? Il lavoro del “ministro della paura”sta dando i suoi frutti, ci si è messo d’impegno, giorno dopo giorno. Complimenti! Ora sarà soddisfatto. https://t.co/bIXes9WyDS
— fiorella mannoia (@FiorellaMannoia) 30 luglio 2018
Salvini, come consuetudine, ha replicato a stretto giro dal suo profilo Twitter. “Dai Fiorella, non esagerare, pensa al cielo d’Irlanda e canta che ti passa”, ha scritto il vicepremier, allegando un articolo di Libero che riportava le frasi della Mannoia.
Dai Fiorella, non esagerare, pensa al cielo d’Irlanda e canta che ti passa😘 https://t.co/3DypryeWTJ
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 30 luglio 2018
Come detto, è solo l’ultima delle tante polemiche tra Salvini e personaggi del mondo dello spettacolo. Uno scontro che si è acuito dopo la copertina di Rolling Stone e l’appello firmato da diversi artisti contro il vicepremier.
Salvini ha sempre bollato le celebrità che lo attaccano come “radical chic”, calcando sulla loro presunta ipocrisia e sulla discrepanza tra ciò che predicano e lo stile di vita che conducono.
“Aprano le loro mega-ville per accogliere i migranti”, aveva risposto il leader della Lega agli artisti che avevano firmato il manifesto di Rolling Stone.