Carta d’identità, Salvini: “Basta con genitore 1 e 2, si torna a madre e padre”
"Utero in affitto e orrori simili assolutamente no, difenderemo la famiglia naturale fondata sull’unione tra un uomo e una donna", ha detto Salvini in un'intervista a una testata cattolica
In un’intervista alla testata cattolica online Nuova bussola quotidiana, il ministro dell’Interno Matteo Salvini è intervenuto su numerose questioni che riguardano i rapporti tra politica e mondo religioso.
Salvini, tra le altre cose, ha chiarito di voler modificare la dicitura con cui attualmente vengono indicati i genitori sulla carta d’identità. Non più “genitore 1” e “genitore 2”, ma un ritorno al più classico “madre” e “padre”.
“La settimana scorsa mi è stato segnalato che sul sito del ministero dell’Interno, sui moduli per la carta d’identità elettronica c’erano ‘genitore 1’ e ‘genitore 2’. Ho fatto subito modificare il sito ripristinando la definizione ‘madre’ e ‘padre’. È una piccola cosa, un piccolo segnale, però è certo che farò tutto quello che è possibile al ministro dell’Interno e che comunque è previsto dalla Costituzione”.
Lo sfondo della questione riguarda ovviamente il riconoscimento delle famiglie omosessuali, e chiama in causa altri temi connessi come quello della trascrizione nell’anagrafe comunale dei figli di coppie gay nate all’estero con la pratica dell’utero in affitto.
“Utero in affitto e orrori simili assolutamente no – ha detto Salvini alla testata cattolica – Difenderemo la famiglia naturale fondata sull’unione tra un uomo e una donna. Eserciterò tutto il potere possibile”.
Salvini ha parlato anche degli attacchi che gli sono stati lanciati da parte del mondo cattolico, in particolare da Famiglia Cristiana e Avvenire, in relazione alla sua gestione del tema dell’immigrazione: “Gli attacchi di Avvenire e Famiglia Cristiana? Francamente non me li so spiegare, ma tanti preti e vescovi mi esortano ad andare avanti”, ha detto il vicepremier.
“A me interessa la sostanza- ha proseguito il leader della Lega – e il punto è che una immigrazione sotto controllo garantisce i diritti sia degli italiani sia degli immigrati. L’immigrazione degli anni scorsi porta invece caos, razzismo e scontro sociale. L’unico antidoto al razzismo, e gli italiani sono tutt’altro che razzisti, è riportare il rispetto delle leggi, delle regole, controllare chi entra e chi esce da questo paese”.