Gattini, ruspe e calcio: la strategia di Salvini per distrarre l’opinione pubblica dal debito
Il ministro dell’Interno Salvini è noto per le sue capacità comunicative e per l’uso strategico dei social, grazie anche al lavoro del suo staff guidato da Luca Morisi, che sa bene come sfruttare gli umori della rete per aumentare l’engagement del ministro con i suoi numerosi follower.
Come notato anche dai media esteri, i profili social del leader della Lega sono ricchi di post con foto e video di gatti, che hanno generato numerosi like e commenti.
L’obiettivo dello staff comunicativo del vicepremier è sicuramente quello di instaurare un rapporto più stretto con i suoi sostenitori, presentandosi non solo come un leader politico ma anche come un uomo come tutti gli altri, che si emoziona alla vista di un tenero animale. Ma non finisce qui.
Inondare la propria bacheca di gattini e post simili infatti distrae dai problemi che il governo Lega-M5S deve affrontare giornalmente e a nascondere i fallimenti dell’esecutivo e di Salvini stesso, che fatica a mantenere le promesse fatte in campagna elettorale.
La strategia comunicativa di Salvini va ben oltre i semplici gattini. Il ministro infatti ha anche usato il sequestro delle ville del clan dei Casamonica per distrarre l’opinione pubblica e indirizzare anche l’attenzione dei media su eventi a lui più favorevoli.
In un momento in cui gli occhi dei mercati sono puntati sullo scontro tra Ue e governo italiano, che sembra ormai rassegnato a dover cambiare il testo della manovra per evitare sanzioni, il leader della Lega si è fatto riprendere mentre guidava una ruspa per abbattere la villa dei Casamonica.
Altro grande argomento che Salvini ha cercato di utilizzare per instaurare un legame tra i suoi elettori e distrarre dai problemi economici dell’Italia è il calcio.
Il ministro dell’Interno, da sempre tifoso del Milan, aveva mosso alcune critiche all’allenatore Gattuso per il modo in cui aveva gestito la squadra rossonera nella partita contro la Lazio, ma la sua idea si è rivelata ben poco fortunata.
A differenza dei gattini, Gattuso ha risposto al ministro ricordandogli che, in quanto vicepremier, dovrebbe pensare ad altro piuttosto che al calcio. Anche il botta e risposta con l’allenatore del Milan, in ogni caso, è stato un utile stratagemma per parlare ancora una volta di tutto, ma non della manovra.