Salvini: “Incontrerò Ramy a telecamere spente, di fare come Fazio non mi interessa”
Salvini torna a parlare di Ramy, il ragazzo di 13 anni che ha salvato i suoi compagni dal dirottamento del bus a San Donato Milanese.
Tanto scalpore avevano creato le sue parole nei giorni successivi alla vicenda. “Rami vuole lo Ius Soli? Si faccia eleggere e cambi la legge”: aveva detto il ministro dell’Interno, attirandosi molte critiche.
“Non vedo l’ora che tanti ragazzini compiano 18 anni per fare parte della nostra meravigliosa comunità. La cittadinanza arriva alla fine di un percorso, è una cosa seria: si può dare per motivi eccezionali, io stesso ne ho firmate per motivi eccezionali pero’ la legge è questa e non si tocca”, ha ribadito Salvini commentando la partecipazione di due dei ragazzini ‘eroi’ dello scuolabus dirottato ieri a Che tempo che fa.
“La trasmissione di Fazio non la guardo a prescindere”, ha tagliato corto. Salvini ribadisce la sua posizione sullo Ius soli: “L’Italia è il paese europeo che concede più cittadinanze con la normativa vigente, quindi non si capisce la necessità di fare scorciatoie”.
Non perde ancora una volta l’occasione di attaccare Fazio, accusandolo di aver strumentalizzato il ragazzo di origine egiziana. E ancora una volta il ministro se la prende con lo stipendio milionario di Fazio.
Sul caso di Ramy ha ribadito: “Stiamo approfondendo tutte le tematiche connesse alla concessione di una cittadinanza che è una cosa seria”, sostenendo di non voler fare alla Fabio Fazio, che ha invitato i ragazzini in diretta televisiva.
Qui il video: