Scontro nel governo, Salvini: “Senza fondi per le pensioni di invalidità non voteremo il reddito di cittadinanza”
Ennesimo fronte di scontro nella maggioranza. Il ministro Matteo Salvini, poco dopo le accese polemiche sull’accoglienza dei migranti di Sea Watch, ha dichiarato: “Senza fondi per le pensioni di invalidità non voteremo il reddito di cittadinanza. Non è una ripicca, magari c’è stata una distrazione, ma faceva parte dell’accordo”.
La Lega è preoccupata del fatto che nel decreto che attuerà il reddito di cittadinanza, non ci sia alcun dettaglio sui soldi da destinare ai disabili, anche se fonti vicine a Di Maio assicurano che “i disabili che vivono al di sotto della soglia di povertà vedranno aumentate le loro pensioni a 780 euro”.
“Le promesse vanno mantenute: o ci sono fondi per disabili o altrimenti non va bene!”, ha ribadito su Twitter Salvini.
“Nel reddito di cittadinanza c’è già un’attenzione ai disabili, ma se ci sono suggerimenti li analizzeremo, ci metteremo intorno a un tavolo e anche questa volta risolveremo la situazione”, ha detto il premier Conte cercando la mediazione tra i due alleati di governo.
Anche il ministro per la Famiglia, il leghista Lorenzo Fontana ha espresso i suoi timori: “Nella bozza di decreto sul reddito e pensioni di cittadinanza presentata alla riunione di preconsiglio di questo pomeriggio non sono previsti interventi diretti per l’innalzamento delle pensioni di inabilità né adeguati aiuti alle famiglie con disabili e numerose. Senza risposte concrete alle richieste del mondo della disabilità e delle famiglie questa bozza non avrà il nostro supporto”, ha detto.
Conte sostiene però di avere aumentato i fondi ai disabili: “C’è una legge delega su un nuovo codice sui diritti dei disabili”, ha detto il premier.
Il M5s non comprende le polemiche che arrivano dalla Lega, sostenendo che ormai 4 mesi fa è stata stabilita l’inclusione dei disabili sotto la soglia di povertà nel reddito di cittadinanza.
Il direttore della Direzione Generale per la lotta alla povertà e la programmazione sociale del ministero del Lavoro, Raffaele Tangorra, aveva già spiegato il funzionamento del reddito al capo di gabinetto, chiarendo il meccanismo per i disabili.