Autostrade, Serracchiani accusa Salvini: “Votò il decreto Salva Benetton che favorì il controllo della famiglia su Autostrade”
La deputata del Pd rilancia le polemiche su Autostrade per l'Italia, alla quale il governo ha deciso di revocare la convenzione
Proseguono le polemiche su Autostrade per l’Italia e la famiglia Benetton, che possiede gran parte delle quote della concessionaria delle autostrade.
A riaccendere la polemica, all’indomani del giorno di lutto nazionale e dei funerali di Stato, ci pensa Debora Serracchiani, deputata del Pd ed ex governatrice del Friuli Venezia Giulia.
“Nel 2008 Matteo Salvini votò a favore del cosiddetto ‘Salva Benetton’, che diede al gruppo le concessioni molto vantaggiose per Autostrade”, scrive Serracchiani.
“Governava con Berlusconi. Ora non se lo ricorda più? Meglio rinfrescargli la memoria”.
Dopo il disastroso crollo del ponte Morandi di Genova, il Governo ha individuato il responsabile nella società Autostrade per l’Italia, che gestisce l’autostrada A10, su cui correva il viadotto.
Sebbene l’indagine giudiziaria sia appena partita, l’esecutivo è convinto che da parte della società ci siano state “gravi inadempienze” rispetto alla concessione in base alla quale, appunto, Autostrade per l’Italia gestisce la A10 Genova-Savona.
Il premier Giuseppe Conte, i vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini e il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, hanno quindi annunciato la revoca della concessione, provvedimento che potrebbe costringere lo Stato a pagare una penale all’azienda.
La polemica tra il Governo e Autostrade per l’Italia sta accentrando l’attenzione dei media, ma solo in rari casi si menziona il fatto che dietro alla società Autostrade c’è una delle più importanti famiglie imprenditoriali italiane, e cioè la famiglia Benetton (qui le loro prime dichiarazioni dopo la tragedia di Genova).
Il capitale di Autostrade per l’Italia è al 100 per cento della holding Atlantia, il cui principale azionista è una holding finanziaria che si chiama Edizione. La società Edizione è controllata con il 30 per cento delle quote dalla famiglia Benetton (gli altri soci sono fondi d’investimento stranieri che detengono quote che al massimo arrivano all’8 per cento).
Semplificando, quindi, la famiglia Benetton controlla Autostrade per l’Italia, comunemente nota anche come Società Autostrade.