Sala: “Questura e Prefetto vietino il raduno pro-CasaPound a Milano”. Ma i neo-fascisti: “Si farà”
“La manifestazione che CasaPound sta organizzando a Milano è oltremodo oltraggiosa. Auspico che il prefetto e il questore la vietino”.
A scriverlo, sui social, è il sindaco di Milano Giuseppe Sala, con riferimento al raduno del 23 marzo in cui neo-nazisti e neo-fascisti di tutta Europa celebreranno i 20 anni degli ZetaZeroAlfa, la band di CasaPound.
“Non accetteremo mai alcun tipo di raduno, corteo o iniziativa che inneggi e celebri il fascismo nella nostra città. Milano è e resterà sempre una città profondamente antifascista”, scrive Sala nel suo post.
L’iniziativa del 23 marzo sta suscitando molta apprensione. Si teme infatti che almeno 2mila neo-fascisti possano invadere Milano. Ancora non è stato reso noto il luogo del concerto degli ZetaZeroAlfa, ma sono in molti a sostenere, come Sala, che l’evento andrebbe vietato.
L’associazione “Memoria antifascista” ha chiesto a Comune e Questura di intervenire: “Più che festeggiare il ventennio Casapound vuole celebrare un centenario – dice l’associazione – Milano probabilmente sarà invasa da fascisti italiani e neonazisti europei. […] Nonostante questi timori a Casapound viene concessa piena agibilità a Milano per un concerto di cui non si vuol dire il luogo – prosegue la nota – la questura fa finta di non sapere”.
In attesa della decisione della Questura e del Prefetto, i vertici di CasaPound hanno risposto alle dichiarazioni di Sala e di altre associazioni intervenute sulla questione, come l’Anpi: “Il nostro concerto si farà, con buona pace dell’Anpi”, hanno scritto su Facebook Gianluca Iannone e Simone Di Stefano.
Proprio l’Anpi, infatti, ha lodato l’intervento di Sala: “Bene l’intervento del sindaco. Chiediamo da giorni di vietare questo raduno neofascista che arrecherebbe un grave oltraggio a Milano e all’intero Paese nel tragico anniversario della nascita del fascismo”.
La data scelta dagli ZetaZeroAlfa per il concerto, il 23 marzo, ha una precisa ragione simbolica: quel giorno, nel 1919, vennero costituiti i Fasci di Combattimento, il movimento fondato da Mussolini e braccio armato del partito fascista, che organizzava spedizioni punitive e perpetrava violenze contro gli oppositori.