Siamo stati a via Torrevecchia, la strada più pericolosa di Roma
Dall'inizio del 2018 a Roma sono già morte tra le 30 e le 40 persone a causa di incidenti stradali. C'è una strada, però, che è particolarmente pericolosa: si tratta di via di Torrevecchia
In poco più di due mesi dall’inizio del 2018, a Roma sono già morte tra le 30 e le 40 persone a causa di incidenti stradali. Lo stesso numero di persone che in città quali Parigi o Berlino muoiono nel corso di un anno intero per la stessa ragione.
All’interno di questa macabra statistica, c’è una strada particolarmente pericolosa, stando a quanto riportato dall’ingegnere Fabrizio Benvenuti dell’azienda municipalizzata Roma servizi per la mobilità: si tratta di via di Torrevecchia.
Questa strada si trova nella zona nord ovest della capitale, nel quartiere di Primavalle, ed è particolarmente lunga e spesso trafficata, dal momento che è molto lunga ma non abbastanza larga da rendere scorrevole il traffico che vi transita.
Per tutta la prima metà del Novecento la strada attraversava un’area principalmente di campagna, lungo la quale sorgevano pochi edifici isolati. Dopo la Seconda Guerra Mondiale le cose cambiarono, e negli anni Sessanta fu urbanizzata: sorsero in zona numerosi edifici, non sempre in maniera pianificata, favorendo così realtà irregolari e urbanisticamente non funzionali a garantire un traffico scorrevole e ordinato.
I vigili urbani ha anche reso noto come gli incidenti mortali nella capitale siano in crescita del 20 per cento rispetto al passato.
La neve e le piogge che hanno colpito Roma nel mese di febbraio e a inizio marzo hanno causato problemi al già non impeccabile manto stradale delle vie della capitale, creando nuove buche e irregolarità dell’asfalto che contribuiscono ad aumentare gli incidenti. L’assessore ai Lavori Pubblici Margherita Gatta ha dichiarato di essere al lavoro per riportare la situazione alla normalità nei prossimi due mesi.
In ogni caso, i dati sugli incidenti stradali a Roma fanno riflettere. Enrico Stefano, consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle e presidente della commissione mobilità in Campidoglio, individua il numero eccessivo di automobili presenti in città come principale problema.