Roma, problemi nella raccolta dei rifiuti: lancio di uova contro gli operatori di Ama
Non è la prima volta che gli operatori dell'azienda che si occupa della raccolta rifiuti nella capitale sono stati vittime dello scontento dei cittadini
Tre operatori dell’Ama, l’azienda che si occupa della raccolta rifiuti a Roma, hanno denunciato di essere stati aggrediti mentre erano in servizio nella zona di Scalo san Lorenzo.
I funzionari dell’azienda sono stati colpiti con delle uova da alcuni residenti non identificati mentre ritiravano i rifiuti da uno dei condomini del quartiere. I resti dei gusci sono rimasti attaccati sui sedili e sui finestrini del mezzo sui cui erano i tre operatori.
In molte zone di Roma i residenti sono insoddisfatti a causa del pessimo servizio di raccolta rifiuti porta a porta.
In passato, gli operatori dell’azienda Ama sono stati più volte vittime incolpevoli della rabbia dei cittadini.
L’ultimo episodio prima di quello del 24 settembre risale al 7 agosto, quando due lavoratori sono stati aggrediti fisicamente nel quartiere Settecamini.
Data la frequenza di incidenti di questo tipo, i sindacati hanno chiesto all’azienda Ama l’apertura di un tavolo sulla sicurezza.
La richiesta è che siano identificare “le aree e i turni più a rischio e che venga trovare un modo più veloce di rispondere alle segnalazioni dei cittadini”.
“Come troppo spesso accade la difficile situazione sul territorio, causata da un servizio inefficiente, si scarica su chi opera tra i cittadini. Purtroppo l’azienda non è in grado di rispondere tempestivamente”, si legge in un comunicato congiunto di Cgil e Fiadel.
“Ci aspettiamo, anche alla luce di quanto emerso al tavolo sulla sicurezza del 19 settembre, che almeno si prendano pubblicamente le difese di chi compie solo il proprio dovere”.
I sindacati infatti criticano l’azienda per non aver mai condannato pubblicamente le aggressioni.
“Atac almeno diffonde comunicati in cui si schiera a fianco dei dipendenti offesi, non ci risulta invece che Ama abbia mai agito in tal senso” , ha affermato Di Cola.
“Resta un problema la mancanza di risposte anche operative i colleghi hanno coperto i sedili come meglio potevano, in assenza di furgoni sostitutivi”.