Roma, la Locanda dei girasoli chiede un “futuro”: l’appello alla sindaca Raggi | VIDEO
Dodici ragazzi down o autistici. Sono loro il cuore della Locanda dei girasoli, “mitico” ristorante della Capitale aperto nel 2013 nella storica borgata dal Quadraro.
Ma è da venti anni che la Locanda dei girasoli contribuisce alla creazione di posti di lavoro finalizzati all’integrazione professionale. Così è nato quello che, tecnicamente, può essere definito un esempio di imprenditoria sociale “che unisce solidarietà e professionalità”.
Per poter continuare a sopravvivere e a essere, in futuro, ancora quel modello di inserimento diventato otto di studio da parte dell’associazionismo europeo ora però quel locale non basta più.
Troppo piccolo e, soprattutto, troppo periferico, in una zona residenziale che difficilmente è in grado di attirare nuova clientela.
“Già in passato”, spiegano dalla Locanda dei girasoli nella petizione su Change.org, “avevamo chiesto alle istituzioni locali la possibilità di ottenere in gestione o in affitto” locali comunali “in aree più centrali e visibile”.
L’obiettivo: rendere più facile il raggiungimento dell’equilibrio gestionale permettendo di aumentare il numero di clienti e, “di conseguenza, di nuovi inserimenti lavorativi”.
Così, nel 2015 e poi ancora nel 2017 la cooperativa I Girasoli ha chiesto al Comune un impegno. Risposte: nessuna pratica. Solo qualche promessa da parte dell’attuale sindaca Virginia Raggi.
“Possibile”, si chiede il papà di una dipendente, “che tra i tanti immobili del Comune, non trovi una proposta adeguata a fare continuità a questo progetto?”.