A Roma si dimette il vicesindaco Daniele Frongia e il capo della segreteria politica Salvatore Romeo
Dopo un vertice di maggioranza, Virginia Raggi fa un passo indietro sulle nomine dei suoi fedelissimi, contestate dal M5S dopo l'arresto di Raffaele Marra
Dopo una lunga riunione del Movimento cinque stelle a Roma, nella serata di sabato 17 dicembre la sindaca Virginia Raggi ha annunciato in una nota che il suo vice Daniele Frongia e il capo della segreteria politica Salvatore Romeo hanno rinunciato al loro incarico. Frongia terrà per se la delega alle politiche giovanili e allo sport.
Le dimissioni erano state chieste dai vertici del Movimento dopo che venerdì 16 dicembre il capo del personale Raffaele Marra, braccio destro della sindaca, è stato arrestato per corruzione. Il Campidoglio si trova quindi di fatto commissariato dai leader dei Cinque stelle, anche se Virginia Raggi resta alla guida della giunta dopo aver ammesso di essersi sbagliata su Marra.
La vicenda dell’arresto si colloca nell’ambito di un’inchiesta della magistratura sulla compravendita di immobili nel 2013, quando Marra era a capo del dipartimento politiche abitative del Comune di Roma della giunta Alemanno. In manette anche il costruttore Scarpellini, accusato di aver intascato una tangente quando lavorava all’Enasarco, l’ente nazionale di assistenza per gli agenti e i rappresentanti di commercio.
Nella nota la sindaca scrive di voler dare “un segno di cambiamento al termine delle ultime riunioni di maggioranza e dopo un confronto con il garante Beppe Grillo”. La nuove nomine potrebbero arrivare già in questi giorni.
— Leggi anche: Il problema della Raggi è politico, non legato alla giustizia
**Non restare fuori dal mondo. Iscriviti qui alla newsletter di TPI e ricevi ogni sera i fatti essenziali della giornata.**