Roma-CSKA, la ricostruzione della Questura: aggrediti due militari
"Tutte le indicazioni fornite ai tifosi russi sono state interamente disattese". Due ultras feriti
Roma-CSKA, la ricostruzione della Questura: aggrediti due militari. Due ultras feriti
ROMA CSKA MOSCA SCONTRI – Sulle tensioni in zona Stadio Olimpico prima del calcio d’inizio di Roma-CSKA Mosca valida per la terza giornata della fase a gironi di Champions League, arriva il comunicato ufficiale della Questura di Roma.
“Alla luce di quanto successo ieri posso affermare che non si sono verificati i gravi fatti rappresentati dai quotidiani, che hanno descritto uno scenario di guerriglia urbana. Tale allarmismo non corrisponde ai fatti, non si è verificata alcuna violenta battaglia che abbia richiesto l’uso dell’idrante e dei lacrimogeni” spiega il questore Guido Marino.
Roma CSKA Mosca scontri: cosa è successo
Il bilancio parla di sei ultras russi sottoposti a Daspo, altri due sostenitori del CSKA feriti (in maniera non grave), due militari aggrediti e 15 tifosi romanisti identificati dalla Digos.
Il comunicato:
“Nella serata del 22 ottobre intorno alle 23.50 circa in via Marsala angolo via Vicenza personale della locale DIGOS ha proceduto ad indagare in stato di libertà cinque tifosi russi resisi responsabili dei reati di lesioni personali. In particolare gli stessi, facenti parte di un gruppo di circa 15 sostenitori della squadra CSKA, dopo essere scesi da treni provenienti da Milano, mentre si trovavano all’interno della galleria principale della Stazione termini, si staccavano dal gruppo e con calci, pugni e cinghiate, hanno aggredito alcuni sottufficiali della guardia costiera, per poi fuggire a piedi. Rintracciati sono stati bloccati dalla Polizia di Stato che, dopo aver visionato anche le immagini registrate dalla sala operativa della stazione termini, e raccolto le testimonianze delle vittime, che hanno riportato 15 e 20 giorni di prognosi, ha riconosciuto le persone fermate come gli aggressori dei due militari. Inoltre un sesto veniva successivamente rintracciato in un albergo nei pressi della stazione e tratto in arresto per lesioni gravi.
Per tutti e sei i tifosi, sono stati emessi dalla Divisione Anticrimine della Questura, provvedimenti di DASPO per la durata di 5 anni.
Per quanto riguarda i servizi attuati nella serata di ieri in vista dell’incontro di calcio, è opportuno precisare che tutte le indicazioni fornite dalla Questura e dal Consolato russo, nei giorni scorsi, ai tifosi del CSK Mosca, sono state interamente disattese dalla tifoseria straniera.
Infatti, nonostante la predisposizione di idonei servizi, nessuno dei tifosi ospiti ha raggiunto piazzale delle Canestre, individuato e segnalato, come di consueto, quale luogo di ritrovo da cui poi raggiungere in sicurezza lo stadio; gli stessi sono giunti allo Stadio alla spicciolata. Pertanto, non si è mai verificata una vera e propria contrapposizione importante tra le due avverse tifoserie, ma si è registrata, durante l’afflusso, una commistione di tifosi nell’area limitrofa all’impianto sportivo e lungo le vie d’accesso, e isolate intemperanze.
Nel corso di queste un tifoso russo è rimasto lievemente ferito, e dopo aver rifiutato le cure si è recato allo stadio per assistere all’incontro. Un altro tifoso russo, invece, è stato ricoverato, seppur non in gravi condizioni, presso l’ospedale Gemelli, per una ferita riportata.
Alle ore 19.20 di ieri, poco prima del fischio d’inizio della partita, nei pressi di Piazza Mancini si è verificato un lancio di alcuni oggetti all’indirizzo delle Forze dell’Ordine, da parte dei tifosi romanisti. Gli stessi sono stati allontanati dai contingenti presenti e indirizzati verso lo stadio. Nell’occorso si è proceduto all’identificazione di 15 tifosi romanisti, la cui posizione è attualmente al vaglio della Digos che ha proceduto”