Governo, voci di rimpasto: chi sono i ministri a rischio
Il premier Conte non ha escluso l'ipotesi di un avvicendamento di alcuni ministri: ecco cosa potrebbe accadere con l'inizio del 2019
Superata la tempesta della legge di Bilancio, all’inizio del 2019 il Governo M5S-Lega potrebbe subire un rimpasto: alcuni dei suoi ministri, cioè, potrebbero essere sostituiti con altri. A rischiare l’avvicendamento sarebbero in particolare quattro fra le cariche più importanti dell’esecutivo (qui tutti gli aggiornamenti sul Governo e sulla politica italiana).
L’indiscrezione circola con insistenza negli ambienti politici romani, soprattutto dopo il discorso di fine anno del premier Giuseppe Conte, che, rispondendo a espressa domanda, non ha escluso l’ipotesi rimpasto.
“Questo è un discorso che un po’ esula dalla sensibilità e dalla visione del presidente del Consiglio. L’esigenza eventuale di un rimpasto maturerà in seno a una delle forze politiche e sarà comunicata, semmai, all’altra forza politica. Io verrò messo a parte di questa istanza se condivisa. E se ci fosse una soluzione che, casomai, dovesse essere prospettata, la valuteremo”, ha detto Conte.
Dal premier tutt’altro che una secca smentita, insomma. Segno che qualche tassello nella squadra di Governo potrebbe effettivamente cambiare.
Il ministro più in bilico sembra essere Giovanni Tria, titolare della delega all’Economia e già bersaglio di dure critiche dagli ambienti Cinque Stelle (a cominciare dal famoso messaggio audio di Rocco Casalino, portavoce di Conte). A partire da settembre, durante i mesi di confronto sulla manovra, Tria ha vissuto stretto tra il martello del Governo e l’incudine della Commissione europea.
“A Palazzo Chigi, sponda M5S, sono abbastanza certi: andrà via, dicono, a inizio gennaio”, scrive il quotidiano La Stampa, che poi aggiunge: “Di certo, come ha confidato ad amici parlamentari, [Tria] non reggerebbe un’ altra sessione di bilancio di fuoco come questa”.
Il rimpasto potrebbe travolgere anche Danilo Toninelli, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, che nei primi sei mesi di governo è stato protagonista di diverse gaffe, bocciato dalla Lega ma anche da una parte del suo stesso partito, il Movimento Cinque Stelle.
Altra poltrona calda quella della ministra per il Sud, Barbara Lezzi, che, si dice, potrebbe saltare per far posto a un’altra pentastellata, Carla Ruocco. E in bilico ci sarebbe anche la ministra della Difesa, Elisabetta Trenta, mal digerita dall’ala più anti-militarista del M5S.
L’ipotesi di un rimpasto di governo, dunque, si fa sempre più calda. Resta da capire, tuttavia, quando esattamente si potrebbe procedere a questa serie di avvicendamenti. La maggioranza degli analisti ritiene che l’ora X scatterà nelle prime settimane de 2019. Altri, tuttavia, come Dagospia, riferiscono che il vicepremier leghista Matteo Salvini vorrebbe attendere l’esito delle elezioni europee.
“Rimpasti? Ipotesi surreali e totalmente false. Squadra che vince non si cambia, siamo il governo col più alto indice di fiducia dei cittadini in Europa”, ha dichiarato Salvini.