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Cosa è successo il 4 gennaio nel mondo

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Un riassunto semplice e chiaro di quello che è successo oggi nel mondo

Turchia: l’identità dell’autore della strage di capodanno a Istanbul è stata accertata. A confermarlo è il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, intervistato dall’agenzia di stampa Anadolu mercoledì 4 gennaio 2017. Il ministro non ha fornito il nome né altri dettagli sulla persona identificata, che risulta essere ancora in fuga. Intanto il parlamento ha votato in favore della misura per estendere per altri tre mesi lo stato di emergenza nel paese, disposto dopo il fallito golpe di luglio 2016.

Stati Uniti: un treno che trasportava pendolari è deragliato a New York durante l’ora di punta nel traffico mattutino, intorno alle 8:30. Oltre cento persone sono rimaste ferite ma non sarebbero a rischio di vita. L’incidente è avvenuto all’Atlantic Terminal di Brooklyn.

Filippine: più di 150 detenuti sono fuggiti da una prigione nel sud delle Filippine dopo che alcuni uomini armati hanno attaccato le guardie del carcere, permettendo ai prigionieri di scappare, approfittando del caos seguito alla sparatoria. Una guardia è rimasta uccisa e un detenuto ferito. Nelle Filippine, un paese a maggioranza cattolica, da decenni vanno avanti gli scontri tra i separatisti islamici e le forze dell’ordine.

Israele: il sergente israeliano Elor Azaria, 20 anni, aveva sparato alla testa di Abdul Fatah al-Sharif, un palestinese di 21 anni, dopo che questo aveva ferito con un coltello un suo commilitone e giaceva a terra già colpito dal fuoco dei militari israeliani. Il verdetto del tribunale militare è omicidio colposo, ma il primo ministro Netanyahu ha dichiarato che il soldato, che dovrà attendere ancora per la sentenza, deve ottenere la grazia.

Birmania: una commissione istituita dal governo della Birmania sostiene che non ci siano prove di genocidio contro la minoranza musulmana dei rohingya. Si dovrà aspettare la fine di gennaio per la relazione definitiva.

Francia: un neonato di 10 giorni è morto in seguito a un arresto cardio-respiratorio messo in relazione dalle autorità sanitarie francesi con un integratore di vitamina D. Le vendite del prodotto incriminato sono state sospese.

Stati Uniti: secondo il presidente eletto Donald Trump il fondatore di WikiLeaks Julian Assange ha ragione a mettere in dubbio le dichiarazioni dell’intelligence statunitense secondo cui la Russia sarebbe intervenuta nelle elezioni presidenziali americane.

Indonesia: Giacarta e Canberra collaborano a diversi livelli, dall’antiterrorismo alla difesa, ma l’Indonesia ha temporaneamente interrotto la cooperazione militare con l’Australia: tra i due paesi emergono periodicamente tensioni.

Francia: dal 1 gennaio 2017 tutti i cittadini francesi sono considerati automaticamente donatori di organi a meno che non manifestino esplicitamente la propria contrarietà. Ecco come funziona in Italia.

Haiti: l’imprenditore di 48 anni Jovenel Moise è stato ufficialmente nominato vincitore delle elezioni presidenziali che si sono tenute a novembre ad Haiti. Moise ha vinto conquistando il 55.6 per cento dei voti. La commissione elettorale ha confermato martedì 3 gennaio i dati preliminari diffusi a novembre. A Port-au-Prince si sono tenute alcune proteste per brogli

Gambia: il capo delle forze armate del Gambia generale Ousman Badjie ha dichiarato il proprio sostegno a Yahya Jammeh, il presidente uscente che ha perso le elezioni in favore di Adama Barrow ma rifiuta di riconoscere il risultato del voto, spingendo i paesi vicini a minacciare l’intervento armato.

Stati Uniti: Charles Manson, mandante di una serie di omicidi commessi nel corso del 1969 negli Stati Uniti, è gravemente malato ed è stato trasferito dalla prigione di Central Valley in un ospedale. Manson era il capo di una setta satanica che ha compiuto alcuni degli assassinii più efferati della storia statunitense. Si trova in carcere da 45 anni e sta scontando nove ergastoli.

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