Cosa è successo il 20 dicembre nel mondo
Un riassunto semplice e chiaro di quello che è successo oggi nel mondo
Germania: una ragazza italiana, Fabrizia Di Lorenzo, è tra i dispersi dell’attentato che ieri sera ha causato la morte di 12 persone e il ferimento di altre 48 a Berlino. La famiglia ha fatto sapere che è quasi certa che si trovi tra le vittime e attende il risultato del test del dna. Altri due italiani risultano tra i feriti. Intanto, l’uomo arrestato perché sospettato di essere l’autore dell’attacco, è stato rilasciato. Il killer sarebbe ancora in fuga. Intanto, il leader xenofobo e ultranazionalista olandese Geert Wilders ha accusato la cancelliera tedesca di essere responsabile dell’attentato di Berlino.
Turchia: il corpo dell’ambasciatore russo Andrei Karlov ucciso ad Ankara da un poliziotto 22enne turco è tornato in Russia. Il diplomatico è stato ucciso mentre stava tenendo un discorso in una galleria d’arte e l’assassino ha urlato frasi che chiedevano vendetta per Aleppo. L’attacco potrebbe cambiare le relazioni tra Mosca e Ankara. Il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo turco Recep Tayyip Erdogan sono stati in contatto telefonicamente e il capo del Cremlino ha definito l’atto “una provocazione che mira a distruggere la normalizzazione dei rapporti tra Russia e Turchia”.
Congo: oltre venti persone sono morte negli scontri tra i manifestanti e le forze di sicurezza a Kinshasa in un clima di tensione crescente nel paese causata dall’incertezza politica con lo scadere del mandato del presidente Joseph Kabila. Il presidente del paese africano avrebbe dovuto terminare il suo incarico alla mezzanotte di lunedì 19 dicembre ma il termine è stato esteso fino al 2018, con la motivazione delle difficoltà logistiche e finanziarie per organizzare nuove votazioni.
Stati Uniti: l’elezione di Trump come 45esimo presidente statunitense è stata ufficializzata lunedì 19 dicembre dal voto dei 538 Grandi Elettori. Nonostante non ci sia alcun “vincolo di mandato”, raramente un Grande Elettore ha votato diversamente da quanto indicato. L’ultimo caso con il maggior numero di defezioni è quello del 1872 (il candidato democratico morì poco dopo le elezioni e i suoi voti furono dispersi).
Siria: l’ambasciatore siriano all’Onu sostiene che ad Aleppo, all’interno dell’enclave ribelle, ci siano agenti stranieri e che l’invio di osservatori internazionali serva a metterli in salvo. Il Consiglio di sicurezza Onu ha approvato ieri all’unanimità una risoluzione per l’invio del personale in loco. Intanto, un report pubblicato dal Cpj rivela che la Siria è il paese più pericoloso per i giornalisti.
Repubblica Ceca: la tennista ceca 26enne, Petra Kvitova, due volte vincitrice dell’ambito torneo di Wimbledon, è stata aggredita nella propria casa da un uomo sconosciuto armato di coltello. Nella colluttazione la donna è rimasta ferita alla mano sinistra, di cui sarebbero rimasti lesi i tendini.
Perù: almeno 12 agenti di polizia sono rimasti uccisi e una decina sono rimasti feriti in un incidente stradale nella regione andina del Perù. Il bus sul quale viaggiavano è finito fuori strada ed è precipitato in un burrone.
Stati Uniti: alcuni parenti di tre delle 49 vittime uccise da un estremista islamico a Orlando il 12 giugno hanno fatto causa ai giganti della tecnologia Facebook, Twitter e Google per aver propagato i messaggi dell’Isis.