Cosa è successo il 14 dicembre nel mondo
Un riassunto semplice e chiaro di quello che è successo oggi nel mondo
Grecia: l’Eurogruppo ha ritirato le misure approvate lo scorso 5 dicembre per alleviare il carico di debito della Grecia a causa dell’aumento della spesa pubblica per le pensioni e per l’emergenza immigrazione decisa dal governo ellenico. I creditori internazionali di Atene contestano le azioni del governo greco che non appaiono in linea con gli accordi presi in precedenza.
Polonia: per esprimere il proprio dissenso contro le politiche illberali del governo di destra, è stato scelto simbolicamente il 35esimo anniversario dell’introduzione della legge marziale da parte del regime comunista e migliaia di polacchi sono scesi in strada a manifestare.
Francia: i cittadini francesi sovrastimano il numero di musulmani all’interno della loro nazione e il suo tasso di crescita. Lo rivela un’indagine Ipsos Mori che ha misurato il gap tra la percezione dell’opinione pubblica e la realtà. Secondo i cittadini francesi, il 31 per cento della popolazione è musulmana: vorrebbe dire un residente su tre. Ma in base ai dati del 2010 del Pew Research Center (Pwc), le persone di fede musulmana in Francia erano decisamente meno: il 7,5 per cento della popolazione, in media una persona su tredici.
Stati Uniti: gli Stati Uniti hanno deciso di limitare la vendita di armi all’Arabia Saudita a causa delle numerose vittime civili degli attacchi aerei in Yemen, dove i sauditi sostengono il governo contro i ribelli houthi.
Brasile: il Senato brasiliano ha approvato un controverso piano di austerity che durerà per i prossimi 20 anni. Dopo la votazione, centinaia di manifestanti sono scesi in piazza a Brasilia e in altre città per protestare.
Siria: i combattenti ribelli siriani si preparano a lasciare Aleppo est, riconquistata dalle forze governative, con l’aiuto dell’esercito russo. L’accordo per permettere ai ribelli di essere evacuati dalla città potrebbe porre fine a quattro anni di combattimenti nella città siriana.
Filippine: il presidente filippino Rodrigo Duterte ha dichiarato di aver ucciso personalmente sospetti criminali quando era sindaco di Davao, una città nel sud delle Filippine, per essere da esempio alla polizia, impegnata nella lotta alla droga nella città. Duterte ha acuito la guerra contro la droga a livello nazionale e migliaia di persone sono state uccise, senza subire alcun processo.
Australia: a causa di un errore informatico, un giovane australiano ha prelevato ben 2 milioni di dollari (che non gli appartenevano) dal suo conto in banca, spendendoli in Maserati, droga, barche e spogliarelliste. Incarcerato dopo due anni, è stato assolto dal tribunale.
– Alcuni ricercatori australiani hanno mostrato una possibile connessione tra la carenza di vitamina D in gravidanza e l’insorgenza dell’autismo. Le donne che alla ventesima settimana di gestazione presentano bassi livelli di vitamina D hanno più probabilità di avere bambini che manifestano i tratti dell’autismo a sei anni di vita.