Cosa è successo il 13 settembre nel mondo
Un riassunto semplice e chiaro di quello che è successo oggi nel mondo
Turchia: la Turchia ha inoltrato richiesta formale agli Stati Uniti perché procedano all’arresto di Gulen, residente in Pennsylvania, con l’accusa, per l’appunto, di aver orchestrato il fallito golpe. Ankara ne è sempre stata convinta: dietro il tentativo di colpo di stato della notte tra il 15 e il 16 luglio c’era lui, Fethullah Gulen, religioso turco in autoesilio negli Stati Uniti dal 1999. Ma Gulen ha sempre negato qualsiasi coinvolgimento e respinto al mittente le accuse, mentre in Turchia si consumava un giro di vite che ha portato all’estromissione dai propri incarichi di oltre centomila persone tra membri delle forze armate e impiegati pubblici, 40mila dei quali sono stati arrestati.
– Germania: la polizia tedesca ha arrestato tre persone di nazionalità siriana sospettati di essere membri militanti dell’Isis. Secondo la procura federale tedesca i tre uomini, arrivati in Germania a novembre del 2015, facevano parte di una cellula dormiente inviata per compiere una missione terroristica i cui dettagli potevano o no essere stati concordati in precedenza. Non è stata però fornita alcuna informazione sull’obiettivo di un presunto attacco. Le persone arrestate, di età compresa tra i 17 e i 26 anni, sono state fermate prima dell’alba negli stati settentrionale di Schleswig-Holstein e Bassa Sassonia. Le abitazioni dei tre uomini sono state perquisite. Il ministro dell’Interno tedesco Thomas de Maziere ha dichiarato ai giornalisti che i tre potrebbero aver avuto dei legami con gli autori degli attacchi di Parigi dello scorso novembre.
– Lussemburgo: il ministro degli Esteri del piccolo granducato del Lussemburgo, Jean Asselborn, ha detto a voce alta quello che molti probabilmente hanno pensato negli ultimi mesi: l’Ungheria dovrebbe essere espulsa dall’Unione Europea (nella quale è entrata nel 2004) a causa delle sue durissime politiche anti-migranti, inclusa quella di erigere un muro di filo spinato lungo 175 chilometri e pattugliato da una forza di 10mila uomini, che vanno contro ogni valore dell’Unione. La dichiarazione di Asselborn è stata raccolta dal quotidiano tedesco Die Welt martedì 13 settembre 2016. “Non possiamo permettere che i valori fondamentali dell’Unione Europea siano infranti in modo tanto grave”, ha detto il ministro lussemburghese a pochi giorni dal vertice Ue di Bratislava.
– Cina: le autorità cinesi hanno represso duramente una protesta nel villaggio di Wukan. Nella notte centinaia di poliziotti hanno fatto irruzione nel villaggio, armati di proiettili di gomma e gas lacrimogeni. Almeno una decina di persone sono state arrestate. Wukan adesso è sotto il controllo delle forze dell’ordine. Le proteste sono nate in seguito all’incarcerazione con l’accusa corruzione di Lin Zuluan, eletto capo del villaggio dal 2012. Secondo i suoi sostenitori il processo sarebbe una farsa, architettato per rimuoverlo dal suo ufficio. Zuluan aveva confessato i suoi presunti crimini in tv, ma secondo i suoi sostenitori si tratta di una confessione estorta con la forza. Gli abitanti di Wukan hanno iniziato a inviare foto e video ai media in cui vengono mostrate le irruzioni della polizia in assetto anti-sommossa nelle case e altre scene di residenti feriti per strada.
– Siria: la tregua in Siria non è iniziata da nemmeno 24 ore e già arrivano notizie di probabili violazioni. Secondo i media di stato il cessate il fuoco è stato violato almeno sette volte nei pressi di Aleppo e di Homs. L’Osservatorio siriano per i diritti umani ha invece riferito che le forze governative hanno bombardato due villaggi a sud di Aleppo e nella periferia di Damasco. ll governo siriano intanto ha detto che respingerà ogni convoglio umanitario che non sia coordinato con le Nazioni Unite, in particolare quelli provenienti dalla Turchia. “La Repubblica araba siriana ha annunciato che impedirà che gli aiuti umanitari non coordinati con le Nazioni Unite entrino ad Aleppo”, ha riferito l’agenzia stampa governativa Sana. Intanto i convogli umanitari sono arrivati nel nord della Siria attraversando il confine turco nei pressi della città di Cilvegozu, 40 chilometri a ovest di Aleppo. Un funzionario turco ha detto che i convogli trasportavano cibo e farina.