Cosa è successo il 13 maggio nel mondo
Un riassunto semplice e chiaro di quello che è successo oggi nel mondo
Austria: il ministro dell’Interno Wolfgang Sobotka, dopo un vertice con il suo omologo italiano Angelino Alfano, ha detto che non verrà costruita nessuna barriera lungo il confine italo-austriaco al valico del Brennero. Il governo di Vienna aveva annunciato la costruzione della barriera per rallentare il flusso di migranti che attraverso l’Italia passano dal Brennero nel tentativo di raggiungere i paesi del nord Europa.
– Italia: secondo Frontex, l’agenzia dell’Unione europea per la gestione delle frontiere, nel mese di aprile i migranti che hanno raggiunto l’Italia sono stati superiori a quelli che sono arrivati in Grecia. A frenare il flusso proveniente dall’Egeo è stato probabilmente l’accordo tra Unione europea e Turchia, che ha portato a un crollo del 90 per cento dei migranti arrivati in Grecia.
– Spagna: Un incendio di enormi proporzioni è scoppiato questa notte nella più grande discarica di pneumatici della Spagna, a Seseña, in provincia di Toledo. La gran parte delle 90mila tonnellate di pneumatici è in fiamme. Queste toccano i 60 metri di altezza e al momento i pompieri, pur avendo limitato i danni, non riescono a spegnerle. La principale preoccupazione deriva dalla tossicità del fumo.
– Siria: l’esercito fedele a Bashar al Assad ha fermato un convoglio della Croce Rossa che trasportava aiuti umanitari nei pressi della città di Darayya, nel sud del paese. La città, controllata dai ribelli, è da tre anni sotto l’assedio delle truppe governative e, secondo fonti mediche, 4mila persone soffrono la mancanza di generi alimentari ed elettricità.
– Iraq: un contractor australiano è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco fuori dall’ambasciata del suo paese a Baghdad. Secondo il ministro degli Esteri di Canberra Julie Bishop, l’omicidio non sarebbe collegato alla situazione politica attuale dell’Iraq. Non è stato reso noto il nome della vittima, di cui si sa solo che aveva 34 anni.
– Siria: Mustafa Badreddine, capo militare del gruppo sciita libanese Hezbollah, è morto in un’esplosione nei pressi dell’aeroporto di Damasco. Il gruppo di miliziani è impegnato in Siria al fianco delle truppe del presidente Bashar al Assad. Non è ancora noto quali siano state le cause dell’esplosione. Inizialmente un’emittente televisiva aveva parlato di un bombardamento israeliano, ma Hezbollah ha chiarito che è in corso un’inchiesta.
– Iraq: Un gruppo di miliziani dell’Isis ha attaccato una caffetteria frequentata spesso dai tifosi della squadra di calcio spagnola del Real Madrid. Tre uomini armati hanno aperto il fuoco con delle mitragliatrici all’interno del Cafè al-Furat di Balad, a nord di Baghdad, in una zona a maggioranza sciita e hanno ucciso almeno 12 persone.