Cosa è successo il 25 gennaio nel mondo
Un riassunto semplice e chiaro di quello che è successo oggi nel mondo
Egitto – Un anno fa, data dell’anniversario della rivoluzione egiziana, Giulio Regeni scompariva dal Cairo, dove viveva da 5 mesi. È stato ritrovato morto, brutalmente torturato il 3 febbraio. Ecco un’intervista in cui Giulio parla di cosa sia la libertà. Lara Tomasetta ha intervistato per TPI il portavoce del Movimento 6 aprile che spiega cosa rappresenta la storia di Giulio per i giovani egiziani e Ahmed Said, chirurgo e attivista, torturato nelle carceri egiziane.
Stati Uniti – “Costruiremo il muro!” annuncia Donald Trump, pronto a firmare l’ordine esecutivo per l’edificazione di una barriera lungo il confine con il Messico. Un’altra firma sembra essere in arrivo per bloccare l’arrivo di profughi dalla Siria e da altre sei “nazioni esposte al terrorismo”. Ecco quali sono. Intanto Bana, la bambina siriana nota sul web per i suoi tweet da Aleppo est, ha scritto una lettera a Trump. Leggila qui.
Città del Vaticano – Il Gran maestro dei Cavalieri di Malta Matthew Festing, su invito di papa Francesco, ha rassegnato le proprie dimissioni dopo che l’Ordine si era rifiutato di cooperare con il Vaticano nell’ambito di un’inchiesta su un programma di distribuzione di profilattici in Birmania.Ecco i dettagli della vicenda.
Italia – Pateh Sabally aveva 22 anni ed era originario del Gambia. Due anni fa era sbarcato in Sicilia e aveva ottenuto un permesso di soggiorno. Il 22 gennaio è arrivato a Venezia e, una volta sceso dal treno, si è buttato nel Canal Grande, dove è affogato. Non si conoscono le ragioni del gesto. Un video mostral’accaduto. Nessuno dei presenti si è gettato in acqua per soccorrerlo.
Italia – La Corte costituzionale si è espressa sulla legittimità dell’Italicum e ha dichiarato incostituzionale il ballottaggio e le candidature multiple. Legittimo invece il premio di maggioranza. Ecco quali erano tutti i punti sotto esame. I giudici sostengono che con questa sentenza “la legge elettorale è suscettibile di immediata applicazione” e si potrebbe dunque andare subito al voto.
Stati Uniti – “Non sono bugie ma fatti alternativi”. È bastata questa frase pronunciata dalla consigliera di Trump Kellyanne Conway per far venire in mente a molte persone le terminologie usate da alcune dittature, e in particolare quella immaginata da George Orwell in 1984. Preoccupati o incuriositi dall’essere diventati la versione reale del romanzo, in molti sono corsi a comprarne una copia, tuttora in vetta alle classifiche di Amazon.