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Home » News

Genova: lo Stato italiano dovrà pagare una penale miliardaria se revoca la concessione ad Autostrade

Immagine di copertina

La revoca della concessione ad Autostrade per l'Italia è possibile in caso di "grave inadempienza" del concessionario

Ieri, 15 agosto 2018, il governo del premier Conte ha avviato la procedura di revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia dopo il crollo del ponte Morandi a Genova.

L’annuncio è stato dato dal primo ministro Giuseppe Conte in una conferenza stampa tenutasi al termine del Consiglio dei ministri svoltosi in Prefettura a Genova.

Dello stesso parere anche i vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio e il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli.

“Al di là delle verifiche penali, di quello che farà la magistratura con la sua inchiesta, noi non possiamo aspettare i tempi della giustizia”, ha detto Conte.

In questo articolo la risposta di Autostrade per l’Italia al governo italiano.

Revocare la concessione ad Autostrade per l’Italia è un’operazione possibile, ma oltre ad essere complessa avrà dei costi alti per lo Stato italiano.

La concessione scade naturalmente nel 2042 ed è regolata dalla convenzione firmata nel 2007 tra Anas e Autostrade per l’Italia, diventata in parte pubblica a febbraio 2018.

La possibilità di revocare la concessione figura nel caso in cui vi sia una “grave inadempienza” del concessionario rispetto ad alcuni obblighi previsti dal contratto.

Il “mantenimento della funzionalità delle infrastrutture concesse attraverso la manutenzione e la riparazione tempestiva delle stesse”, per esempio, è uno degli obblighi da rispettare.

Se venisse quindi dimostrata la “grave inadempienza” da parte di Autostrade per l’Italia, l’Anas subentrerebbe nella concessione.

In questo caso, però, l’Ente nazionale per le strade dovrebbe pagare ad Autostrade per l’Italia “importo corrispondente al valore attuale netto dei ricavi della gestione, prevedibile dalla data del provvedimento di decadenza sino alla scadenza della concessione, al netto dei relativi oneri, investimenti e imposte nel medesimo periodo”.

Ciò significa che il contratto prevede indennizzo parametrato agli utili previsti fino alla fine della concessione.

Nell’ultimo anno, gli utili di Autostrade per l’Italia sono stati di circa un miliardo di euro (968 milioni) e considerando che la concessione scade nel 2042, l’indennizzo ammonterebbe intorno ai 20 miliardi di euro.

Inoltre, dal volume degli utili bisogna scalare una somma pari al 10 per cento, “a titolo di penale”, che potrebbe aumentare in caso di “maggior danno”.

Il crollo del ponte Morandi a Genova

A Genova il ponte Morandi, sull’autostrada A10, è crollatopoco prima di mezzogiorno nella mattina di martedì 14 agosto 2018.

Il bilancio delle vittime è al momento di 39 morti accertati, tra cui tre bambini di 8, 12 e 13 anni, e sei persone straniere (tre francesi e tre cileni). Ci sono anche 16 feriti, di cui 12 in codice rosso, e una decina di dispersi.

Nella mattinata del 15 agosto le operazioni di soccorso sono state sospese per il rischio di crollo di una parte del pilone autostradale rimasta pericolante, nella zona di via Campi.

Il procuratore capo di Genova, Francesco Cozzi, ha annunciato l’apertura di un’inchiesta, per ora senza indagati, che ipotizza i reati di omicidio plurimo e disastro colposo. “Non è stata una fatalità il crollo del ponte a Genova”, ha detto.

Intanto, il Governo ha annunciato l’intenzione di revocare la concessione ad Autostrade per l’Italia.

Nelle ore successive al crollo sono stati evacuati 11 palazzi e 440 persone nella zona interessata dal crollo, ha reso noto il Comune di Genova.

• A questo link il racconto in tempo reale dell’incidente di Genova, dove è crollato il ponte Morandi. Qui tutte le ipotesi sulle cause.

Qui abbiamo spiegato tutto quello che sappiamo sul crollo del ponte Morandi.

Qui abbiamo spiegato perché crollano i ponti. A questo link la testimonianza dell’autista del camion che ha frenato a un passo dal baratro sul ponte di Genova. Qui abbiamo spiegato quanti sono e quali sono i ponti a rischio in Italia.

A questo link invece il documento (ora rimosso) in cui si diceva che il crollo del ponte Morandi a Genova era una “favoletta”. Qui l’articolo sull’ingegnere che aveva “predetto” la pericolosità del ponte crollato a Genova. A questo link abbiamo raccolto tutte le foto e i video della tragedia, e le pagine dei giornali stranieri.

 

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