Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 07:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » News

Cos’è il revenge porn e cosa prevede il reato approvato dalla Camera

Immagine di copertina

Dopo settimane di polemiche la Camera ha trovato un accordo sul revenge porn, emendamento compreso nel cosiddetto Codice rosso all’esame del Parlamento.

>>Violenza sulle donne: cosa prevede il “Codice rosso”

La misura introduce la reclusione da uno a sei anni e una multa da 5mila a 15mila euro per “chiunque invii, consegni, ceda, pubblichi o diffonda immagini o video di organi sessuali o a contenuto sessualmente esplicito, destinati a rimanere privati, senza il consenso delle persone rappresentate”.

La stessa pena è prevista anche per chi, avendo ricevuto o acquisito immagini o video invia, consegna, cede, pubblica o diffonde tale materiale senza aver ricevuto il consenso delle persone rappresentate e con il fine di recare loro danno.

Il ddl prevede anche che la pena venga aumentata “se i fatti sono commessi del coniuge, anche separato o divorziato, o da una persona che è o è stata legata da relazione affettiva alla persona offesa” o “se i fatti sono commessi attraverso strumenti informatici o telematici”.

Il revenge porn stabilisce anche che la pena sia aumentata da un terzo alla metà “se i fatti sono commessi in danno di persona in condizione di inferiorità fisica o psichica o in danno di una donna in stato di gravidanza. Il delitto viene punito a querela della persona offesa”.

La vittima può sporgere querela in sei mesi e la remissione della querela può essere soltanto processuale.

L’emendamento noto come revenge porn e presentato da Laura Boldrini era stato inizialmente bocciato il 28 marzo dalla Camera dei deputati con soli 14 voti contrari.

La bocciatura aveva scatenato le deputate dell’opposizione, Pd, Forza Italia e Fratelli d’Italia, tanto da costringere il presidente della Camera, Roberto Fico a sospendere la seduta.

Nel corso della discussione tenutasi il 2 aprile l’emendamento è stato invece approvato con 461 voti a favore, mentre è stato ritirato quello relativo alla castrazione chimica, precedentemente proposto dalla Lega.

Ti potrebbe interessare
News / Un servizio per chi è solo a Natale: dal 24 al 26 dicembre chiama Telefono Amico
Esteri / Bernie Madoff e lo schema Ponzi: muore a 82 anni il più grande truffatore della storia americana
News / L’italiana Alessandra Galloni sarà la prima donna a dirigere l’agenzia Reuters in 170 anni di storia
Ti potrebbe interessare
News / Un servizio per chi è solo a Natale: dal 24 al 26 dicembre chiama Telefono Amico
Esteri / Bernie Madoff e lo schema Ponzi: muore a 82 anni il più grande truffatore della storia americana
News / L’italiana Alessandra Galloni sarà la prima donna a dirigere l’agenzia Reuters in 170 anni di storia
Economia / I giovani lanciano gli Stati Generazionali: “Diamo voce a chi voce non ha”
News / In difesa dello “stupratore razzista Montanelli” (di Luca Telese)
News / Dillo con una poesia: oggi è la Giornata Mondiale della Poesia e questi versi vi faranno bene all’anima
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI