Renzo Piano: chi è il più grande architetto italiano vivente, ideatore del progetto del Ponte di Genova
Renzo Piano nasce a Genova nel 1937, figlio di un costruttore, Carlo, che lo avvicina al cantiere. La sua biografia e le opere principali
L’architetto Renzo Piano è il supervisore del progetto per la ricostruzione del ponte di Genova.
La sua idea di progetto è stata donata alla città ligure qualche settimana dopo il disastro del viadotto sul Polcevera, del 14 agosto 2018.
Ma Renzo Piano chi è?
Considerato il più grande architetto italiano vivente, Renzo Piano è insieme al collega Aldo Rossi – e a Richard Rogers, naturalizzato inglese ma italiano di nascita – uno degli unici del nostro paese ad aver vinto il premio Pritzker, riconoscimento da molti considerato ciò che più si avvicina a un Nobel per l’architettura.
Nel 2006 diventa il primo italiano inserito dal TIME nella Time 100, l’elenco delle 100 personalità più influenti del mondo, nonché tra le dieci più importanti del mondo nella categoria Arte e intrattenimento.
Renzo Piano nasce a Genova nel 1937, figlio di un costruttore, Carlo, che lo avvicina al cantiere.
La laurea arriva nel 1964, dopo aver frequentato le scuole di architettura dell’università di Firenze e del Politecnico di Milano.
All’inizio della sua formazione entra in contatto con Franco Albini (1960-1964), maestro del Razionalismo italiano e con Marco Zanuso. Dopo l’esperienza a Milano, Piano si trasferisce negli Stati Uniti.
Renzo Piano chi è: la fama internazionale
La fama internazionale di Renzo Piano arrivò nel 1971, quando vinse insieme a Richard Rogers e Gianfranco Franchini il concorso per la realizzazione del Centre Georges Pompidou, uno spazio espositivo da realizzare a Parigi.
L’opera fu decisamente ardita e, secondo il quotidiano statunitense The New York Times ha rovesciato la concezione dell’architettura. Il palazzo, infatti, si presenta con tubi esterni, quasi come fossero impalcature, dialogando con il Marais, l’antico e centrale quartiere parigino in cui sorge.
Successivamente, Renzo Piano è stato impegnato in numerosi altri progetti architettonici. Tra il 1992 e il 2000, ad esempio, si occupò della realizzazione dell’area di Postdamerplatz a Berlino, rimasta inedificata per decenni a causa del muro che attraversava la zona.
Tra il 1992 e il 2002, invece, realizzò l’Auditorium di Roma, mentre risale al 2004 la chiesa dedicata a Padre Pio a San Giovanni Rotondo.
Del 2006 è invece The shard, letteralmente “La scheggia”, grattacielo londinese che prende il nome dalla sua singolare forma.
Nel 2013, per i meriti raggiunti durante la sua lunga carriera, l’allora presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano nominò Renzo Piano senatore a vita.
Renzo Piano e il nuovo Ponte di Genova
Renzo Piano sarà il supervisore tecnico del progetto del nuovo Ponte di Genova. “Abbiamo chiesto a Renzo Piano di partecipare a tutto il progetto come supervisore tecnico. Si affiancherà al team per garantire la massima qualità”, ha detto il sindaco Bucci.
Renzo Piano lavora al progetto dal 15 agosto 2018, dopo la chiamata del sindaco il giorno dopo il crollo.
“Il lavoro crescerà con l’orgoglio di far parte di questo progetto e non ci sarà nulla di più bello”, spiega ancora l’architetto che già alcuni mesi fa aveva donato alla città la sua “idea di progetto”.
L’architetto non percepirà alcun compenso per il suo ruolo di supervisore dei lavori: “Lo faccio a titolo gratuito, sia chiaro”.
“Il ponte dovrà ricucire una città divisa, elaborare un lutto, suscitare orgoglio. L’ho immaginato come una nave, un qualcosa di simbolico che però non deve perdere il tema della memoria. Questa tragedia ha creato un vuoto enorme”, ha detto l’architetto al Corriere della Sera.
“Ci sono cose che si fanno anche per spirito civico”, ha dichiarato l’architetto.