Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » News

Regeni-Egitto, dieci domande per il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi

Immagine di copertina
Credit: AFP PHOTO / MOHAMED EL-SHAHED

Una lista di dieci interrogativi che rivolgiamo al ministro degli Esteri sulla morte di Giulio Regeni, sui responsabili dell’omicidio, sulle promesse non mantenute dal presidente al-Sisi e sui rapporti tra Italia ed Egitto

Dopo due anni e mezzo dall’uccisione di Giulio Regeni, l’Italia torna a inviare i vertici della sua diplomazia in Egitto. Domenica 5 agosto, il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi ha incontrato al Cairo il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi e il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry .

Al centro degli incontro, oltre alle diverse incognite politiche sulla stabilità della regione e gli scambi commerciali tra i due Paesi, anche le indagini sull’uccisione di Giulio Regeni.

Sulla morte del giovane ricercatore friulano, sui responsabili dell’omicidio, sulle promesse non mantenute dal presidente al-Sisi e sui rapporti tra Italia ed Egitto pesano ancora molte, troppe ombre. Ecco alcuni interrogativi che rivolgiamo al ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi: 

  1. Cosa pensa della serie di tentativi di depistaggi che hanno portato a evidenziare un coinvolgimento delle forze di sicurezza egiziane — leali o ostili ad Al-Sisi — nell’omicidio di Giulio Regeni?
  2. Giulio Regeni prima di morire fu torturato per giorni, un corpo martoriato fu consegnato ai genitori che lo riconobbero solo “dalla punta del naso”. Quale tipo di messaggio si voleva inviare?
  3. L’eliminazione di Regeni vuole suonare — come qualcuno ha ipotizzato — come un avvertimento ai paesi stranieri che anche i loro cittadini non devono esplorare “troppo a fondo” ciò che accade nell’Egitto di al-Sisi?
  4. Non teme che all’Italia verrà consegnata soltanto una verità di comodo sull’omicidio Regeni?
  5. La vicenda dell’ex ministro egiziano fermato recentemente nei pressi di Catania, e poi rilasciato dalle autorità italiane, è apparsa – secondo alcuni – come il tentativo di volersi aggraziare il governo egiziano che chiedeva l’estradizione di Mohamed Mahsoub al fine di poterlo “utilizzare” quale moneta di scambio per una presunta verità sulla morte di Giulio. È un’ipotesi attendibile?
  6. Cosa potrebbe accadere a Mohamed Mahsoub se dovesse rientrare in Francia? 
  7. Come mai, se sull’ex ministro egiziano pendeva un’allerta rossa dell’Interpol dal 2016, il fermo è avvenuto proprio ora in Italia?
  8. Quanto pesano oggi le relazioni economiche tra i due paesi? Quale ruolo gioca oggi nei rapporti tra Italia ed Egitto il gigantesco giacimento di gas naturale Zohr, dove l’azienda italiana Eni svolge un ruolo fondamentale?
  9. Il numero delle condanne a morte emesse dai tribunali egiziani è aumentato in modo significativo nel 2017. Si parla di almeno 186 casi. Solo recentemente sono state emesse 75 condanne a morte su processi che potremmo definire “sommari”. Stesso approccio viene applicato per le sentenze di incarcerazione dei dissidenti, manifestanti e oppositori politici. Per questi ultimi viene spesso applicata la strategia delle sparizioni forzate, centinaia dall’inizio del 2017. Qual è la posizione ufficiale del governo italiano?
  10. Amal Fathy, Ibrahim Metwally, Wael Abbas sono solo alcuni, tra attivisti e giornalisti, imprigionati ingiustamente per i quali molti tra attivisti e semplici cittadini italiani si sono mossi per chiederne la scarcerazione. Cosa farà ora l’Italia?
Ti potrebbe interessare
News / Un servizio per chi è solo a Natale: dal 24 al 26 dicembre chiama Telefono Amico
Esteri / Bernie Madoff e lo schema Ponzi: muore a 82 anni il più grande truffatore della storia americana
News / L’italiana Alessandra Galloni sarà la prima donna a dirigere l’agenzia Reuters in 170 anni di storia
Ti potrebbe interessare
News / Un servizio per chi è solo a Natale: dal 24 al 26 dicembre chiama Telefono Amico
Esteri / Bernie Madoff e lo schema Ponzi: muore a 82 anni il più grande truffatore della storia americana
News / L’italiana Alessandra Galloni sarà la prima donna a dirigere l’agenzia Reuters in 170 anni di storia
Economia / I giovani lanciano gli Stati Generazionali: “Diamo voce a chi voce non ha”
News / In difesa dello “stupratore razzista Montanelli” (di Luca Telese)
News / Dillo con una poesia: oggi è la Giornata Mondiale della Poesia e questi versi vi faranno bene all’anima
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI