Reddito di cittadinanza, ecco il modulo di domanda | Info e Istruzioni
REDDITO DI CITTADINANZA MODULO INPS – Il 27 febbraio 2019 è stato pubblicato sul sito dell’Inps il modulo di domanda per richiedere il reddito o la pensione di cittadinanza. Pubblicazione avvenuta nell’ultimo giorno utile, cioè il trentesimo dall’entrata in vigore del decreto che istituisce il sussidio.
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Dove trovarlo? In homepage, al momento, non è richiamato. Ci si arriva cercando la sezione “Tutti i moduli“. Neanche sul sito ufficiale dedicato al reddito di cittadinanza ad ora non c’è un rimando a tale sezione del portale dell’istituto di previdenza, ma dovrebbe essere presto inserito dato che dal 6 marzo si parte con le domande per ottenere il sussidio. Queste possono essere inoltrate online (necessarie, in questo caso, le credenziali Spid), presentate alle Poste o compilate con l’ausilio dei Caf.
Reddito di cittadinanza modulo Inps | Quali compilare?
Nello specifico si tratta di tre moduli, identificati con le sigle SR180, SR181 e SR182. Ciascun modulo è preceduto da una introduzione che consiste in realtà in un semplice richiamo delle norme del decretone (che però potrebbero subire delle modifiche con il nuovo passaggio parlamentare a Montecitorio). Il decreto, che deve essere convertito in legge entro la scadenza del 28 marzo, ha ricevuto l’ok del Senato mercoledì 27 febbraio ed è ora appunto atteso alla Camera dove potrebbe cambiare nuovamente. A quel punto sarebbe necessario un nuovo passaggio a Palazzo Madama per il via libera definitivo.
Il modulo ad esempio non recepisce l’obbligo per gli extracomunitari di presentare la documentazione patrimoniale aggiuntiva recuperata nei paesi di origine, così come previsto da uno degli emendamenti presentati dalla Lega e approvati con il passaggio in Senato.
Stesso discorso per la norma anti-furbetti del divorzio, obbligati a certificare il cambio di residenza tramite la polizia municipale.
La domanda vera e propria per richiedere il nuovo beneficio economico, comunque, è contenuta del modulo SR180. Si tratta di 9 pagine con molte caselle da riempire, ma anche spazi da compilare più estesi.
È necessario inserire alcune cifre, come ad esempio l’importo della rata mensile dell’eventuale mutuo e il saldo residuo del prestito bancario. Al termine del documento il beneficiario prende atto, tra le altre cose, che vi possono essere controlli sui dati dichiarati e che i soldi messi sulla card devono essere spesi tutti, pena un taglio del 20 per cento, nell’arco del mese successivo a quello di caricamento dell’importo.
Inoltre è specificato che, qualora i 6 miliardi stanziati per quest’anno dovessero non bastare, il sussidio sarà ridotto: chi richiede il reddito accetta quindi possibili tagli all’assegno.
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