Reddito di cittadinanza 2019: quali sono le agevolazioni per chi assume? Tutto quello che c’è da sapere
REDDITO DI CITTADINANZA AGEVOLAZIONI CHI ASSUME – Il decreto sul reddito di cittadinanza, approvato in Consiglio dei ministri il 17 gennaio 2019 e ora di nuovo all’esame del Parlamento per la sua conversione in legge – la quale deve avvenire entro 60 giorni dalla pubblicazione del dl in Gazzetta Ufficiale – prevede una serie di vantaggi per chi assume i beneficiari di questo sussidio.
Non solo, anche questi ultimi, nel caso intendano avviare attività imprenditoriali, possono godere di alcune agevolazioni. Vediamo più nel dettaglio di che tipo di benefici si tratta sia per quanto riguarda i datori di lavoro che i lavoratori che percepiscono il nuovo sussidio voluto dal M5s.
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Reddito di cittadinanza agevolazioni chi assume | Datori di lavoro
Per quanto riguarda il lato delle aziende, quindi dei datori di lavoro, questi devono comunicare telematicamente le loro disponibilità sui posti vacanti attraverso il sistema informativo unitario delle politiche del lavoro (SIUPL).
Nel caso in cui il datore proceda poi ad un’assunzione a tempo pieno e indeterminato può beneficiare di un esonero contributivo, nel limite però dell’importo mensile del RdC percepito dal lavoratore e comunque non superiore a 780 euro mensili e non inferiore a cinque mensilità. Per quanto attiene invece alla durata dell’esonero, esso sarà pari alla differenza tra 18 mensilità e il periodo già goduto del sussidio economico.
Contestualmente all’assunzione il datore di lavoro può inoltre stipulare, qualora necessario, un patto di formazione presso il CPI, con il quale garantisce al beneficiario un corso formativo o di riqualificazione professionale.
Reddito di cittadinanza agevolazioni chi assume | Soggetti accreditati
Al fine infatti di garantire ai beneficiari del RdC un percorso formativo e di riqualificazione professionale, gli enti formativi accreditati possono stipulare un Patto di Formazione presso il Centro per l’Impiego o presso i soggetti accreditati ai servizi per il lavoro.
Se poi le attività intraprese portano per chi riceve il sussidio ad un’assunzione a tempo pieno e indeterminato, allora l’esonero contributivo per il datore di lavoro è pari alla metà dell’importo mensile del reddito di cittadinanza fino ad un massimo di 390 euro mensili, per un periodo pari alla differenza tra 18 mensilità e quello già goduto dal beneficiario. La restante metà dell’importo mensile del sussidio percepito dal lavoratore viene poi riconosciuta all’ente formativo accreditato, sotto forma di sgravio contributivo, sempre per un massimo di 390 euro mensili.
Sia nel primo che nel secondo caso, comunque, l’agevolazione viene riconosciuta solo se l’assunzione realizza un reale incremento occupazionale netto del numero di dipendenti, nel rispetto dei principi generali stabiliti per gli incentivi alle assunzioni.
Reddito di cittadinanza agevolazioni chi assume | Autoimpiego
Per quanto riguarda invece i vantaggi per i beneficiari del RdC che avviano un’attività lavorativa autonoma, di impresa individuale o una società cooperativa, ad essi viene riconosciuto – entro i primi 12 mesi di fruizione del sussidio – in unica soluzione un beneficio addizionale pari a 6 mensilità di RdC entro 780 euro mensili.
Le modalità di richiesta e di erogazione del beneficio addizionale saranno stabilite con decreto del ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il ministro dell’Economia e il ministro dello Sviluppo Economico.
Reddito di cittadinanza agevolazioni chi assume | Credito d’imposta
Nel caso in cui il datore di lavoro abbia esaurito gli incentivi alle assunzioni previsti dall’ultima Legge di Bilancio (qui cosa prevede), gli sgravi contributivi sono fruiti sotto forma di credito di imposta.
Anche in questo caso, le modalità di accesso al credito di imposta saranno stabilite con decreto del ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il ministro dell’Economia.