Reddito di cittadinanza, Di Maio: “Le tessere le stamperà Poste Italiane”
Il vicepremier tenta di fare chiarezza sul giallo, dopo le parole vaghe della sottosegretaria Castelli
Le tessere per il reddito di cittadinanza saranno stampate da Poste Italiane: il Governo ha già dato mandato di iniziare con le stampe. Lo ha annunciato Luigi Di Maio, vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, tentando di fare chiarezza su un punto su cui stava iniziando a montare la polemica (Qui tutto quello che c’è da sapere sul reddito di cittadinanza).
“Visto che sul reddito di cittadinanza c’è questo giallo delle tessere di cui si parla in Italia, ci tengo a dire che io già da due settimane ho dato ordine al mio staff di lavorare con Poste per avviare tutto il progetto sul reddito di cittadinanza, che include anche la stampa delle tessere”, ha spiegato Di Maio giovedì 29 novembre 2018 parlando con i giornalisti a Bruxelles.
Nei giorni precedenti lo stesso vicepremier aveva dichiarato che il Governo aveva dato ordine di stampare tra i 5 e i 6 milioni di tessere per il reddito di cittadinanza, senza specificare tuttavia a chi fosse stato dato questo ordine.
Ad accrescere le perplessità sul tema anche le parole molto vaghe di Laura Castelli, sottosegretaria M5S all’Economia, ospite mercoledì 28 novembre del programma Otto e Mezzo su La7. “Le tessere si stanno stampando”, aveva detto Castelli, eludendo poi le domande della conduttrice Lilli Gruber. (Qui tutti le ultime notizie sul reddito di cittadinanza)
Reddito di cittadinanza, le tessere e la polemica politica
In Commissione Bilancio il 29 novembre c’è stato quello che la deputata di Fratelli d’Italia, Ylenja Lucaselli, ha definito una “riedizione del caso” Castelli.
Sollecitata a chiarire il “mistero” riguardante la stampa delle tessere per il reddito di cittadinanza, il sottosegretario M5s, “ha battuto in ritirata facendosi sostituire dal suo collega di governo, il sottosegretario della Lega Massimo Garavaglia. La politica economica di questo governo viene portata avanti a suon di boutade, errori, e duelli interni”.
Stesso tono anche da parte del capogruppo del Pd al Senato, Andrea Marcucci. Nel mirino, stavolta, Luigi Di Maio che, ha spiegato il vicepremier, avrebbe dato indicazione di stampare 5/6 milioni di tessere per il reddito di cittadinanza.
“Mi chiedo su quali basi legali posso aver dato questa indicazione? Chi ha ordinato la stampa? Sulla base di quale atto legislativo? O Di Maio mente o qualcuno sta commettendo un abuso di ufficio con relativo danno erariale visto che l’introduzione del Reddito di cittadinanza non è una legge approvata dalle Camere”.
Le tessere “fantasma” per il reddito di cittadinanza | Le reazioni sui social
“Il tipografo della tessera annonaria di cittadinanza è il quinto mistero di Fatima (il quarto è l’onorevole Laura Castelli, viceministro dell’Economia)” si legge tra i commenti online.
Ma anche, facendo riferimento al film La banda degli onesti con Totò e Peppino De Filippo: “Eravamo io, Laura Castelli e Di Maio quando siamo andati a far stampare le tessere per il R.d.C. (reddito di cittadinanza, ndr) e vi dico pure dove: dalla tipografia Lo Turco”.
E infine: “‘Ma sono 5 o 6 milioni?’. ‘Sono 5 milioni e mezzo. Circa’. Laura Castelli über alles!”.