Simula una rapina per nascondere ai genitori incontri con prostitute
A Modena, viene inscenata una rapina a mano armata per coprire un reato di favoreggiamento alla prostituzione
Il protagonista della vicenda è un ragazzo di Modena di 28 anni, che è stato denunciato per simulazione di reato dai carabinieri. Dopo aver fatto sesso a pagamento, pur di nascondere l’utilizzo del denaro ai genitori, simula una rapina.
L’uomo ha contattato il 112 dichiarando che un quarto d’ora prima, in Via Guido Fassi, due uomini asiatici armati di coltello, dopo averlo spintonato e colpito al torace con alcuni pugni, si erano impossessati del suo portafogli contenente soldi, documenti e cellulare.
Sono state aperte le indagini e i carabinieri hanno interrogato il ragazzo all’ospedale. Al pronto soccorso gli avevano diagnosticato 7 giorni di prognosi, ma alcuni dettagli non quadravano. Né l’orario, né le ferite rilevate.
Dopo poco le forze dell’ordine hanno capito che la storia era stata inventata e il 28enne si è autodenunciato. L’uomo ha ammesso di aver affermato il falso: non era mai stato rapinato. Voleva solo nascondere, per la vergogna, di aver pagato delle prostitute, anche con il cellulare come pegno.
Ma quante sono le donne che vendono il loro corpo in Italia? Si stima che siano fra le 75mila e le 120mila le prostitute in Italia, e il 65 per cento di queste si prostituisce per strada. Il 37 per cento di loro è minorenne, anche se è difficile fare una stima certa, dal momento che le ragazze tendono a dichiarare un’età maggiore di quella che hanno realmente. I clienti si stimano in 9 milioni.